domenica, 28 Aprile, 2024

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Intervista su Radio City Light ai WAKE UP IN THE COSMOS che ci presentano il disco d’esordio “KEINE STRASSE”

“Keine Strasse” il disco d’esordio dei Wake up in the cosmos, racconta un viaggio confuso all’interno di una mente nebulosa ed ossessiva.

Il protagonista rivive ricordi infantili nel brano “When I was ten”, cerca di salire su una ziqqurat nella valle dell’Eufrate tormentato da anime danzanti, riassapora le fasi di amori compulsivi che l’hanno prosciugato nel trittico “Sensual Crime” – “Berenice” – “Fruhstucken”, per poi assaporare la frustrazione che solo un fantasma può provare in “Keine Strasse”.
Il suo errare incerto non ha meta né un percorso tracciato, è una centrifuga al limite della schizofrenia con repentini cambi di scenario. Nessuna ricerca, nessun obiettivo, nessun perché, solo il piacere che un viaggio può dare.

Radio City Light ha avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con il gruppo dei Wake up in the cosmos, che ci hanno raccontato qualcosa del disco d’esordio.

 

INTERVISTA

Come nascono i vostri testi, quali sono gli input che raccogliete e che trasformate in parole da cantare?
I testi nascono dopo la composizione dei brani e sono influenzati dalla musica stessa. L’atmosfera e i vari stati d’animo che emergono dal brano giocano infatti un ruolo fondamentale nella scelta delle parole.

“Keine Strasse” è il vostro disco d’esordio. Potete raccontarci qualcosa di questo lavoro?
É l’inizio di questo viaggio e rappresenta sia un punto d’arrivo sia, soprattutto, di partenza. Ci sono brani più vecchi ed altri più recenti, abbiamo messo insieme le varie tappe di questo nostro percorso in modo da lasciarci liberi.

Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del progetto discografico?
Circa 3/4 anni, i primi brani risalgono a prima della pandemia, gli altri sono stati scritti dopo quando abbiamo ripreso a suonare insieme, anche se, di fatto non avevamo mai realmente smesso a livello individuale.

Quali sono le collaborazioni che vi hanno aiutato alla realizzazione del disco?
Il nostro amico e produttore Renato D’amico. Quattro brani sono stati registrati nell’estate del 2022 nel suo piccolo studio, gli altri tre li abbiamo registrati nel gennaio 2023 al Labella studio a Montelupo fiorentino. Il mixaggio è stato fatto dallo stesso Renato, il master da Andrea De Bernardi.

Se poteste avere la bacchetta magica, cosa desiderereste di più al mondo in questo momento?
In questo momento rimpiangiamo solo di non aver avuto la fortuna di aver trovato la nostra booking attuale in autunno per programmare al meglio il tour di Keine Strasse. Questo ingresso nella booking post uscita del disco ci limiterà molto rispetto ad un’organizzazione programmata a ritroso. Sentiamo la sensazione di aver sprecato il primo disco, ma da cosa nasce cosa, in realtà potrebbe essere uno stimolo per fare un disco due con più motivazione.

Quali sono i vostri progetti futuri?
Oltre alle date confermate che ancora non possiamo divulgare; abbiamo in mente di far uscire una cover che ci sta molto a cuore nel periodo fine primavera/inizio estate. Intanto stiamo lavorando al nostro secondo disco che uscirà nel 2025, ancora non possiamo dire quando però, sarebbe troppo ambizioso da parte nostra garantirlo adesso con certezza.

 

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