INTERVISTA AD ALESSANDRO PRIVITERA
Quali sono gli artisti che ti hanno fatto avvicinare alla musica per la prima volta?
Le prime canzoni, da piccolo, le ascoltavo nei viaggi in macchina con i miei genitori. Mio padre era appassione dei cantautori anni 60 e 70: Venditti, De Gregori, Tenco. A me piacciono ancora molto. Negli anni poi ho cominciato ad ascoltare qualche artista inglese, da ragazzino mi sono appassionati di Red Hot Chili Peppers, Queen, Robbie Williams. Sono sempre andato molto a periodi nei quali ho alternato rock e pop.
A chi consiglieresti, in particolare, l’ascolto di “Ogni lunedì”?
“Ogni Lunedì” è sicuramente un brano pop, il mio genere preferito e lo consiglierei agli appassionati di musica italiana e di cantautori. Il brano racconta il sentirsi intrappolati nella monotonia della vita, con l’umore grigio del lunedì, quando ci si prepara ad affrontare un’altra settimana ma si vorrebbero cambiare le cose.
Ci racconti qualche aneddoto sulla tua esperienza a Area Sanremo?
Beh, è stata una bellissima esperienza, non solo per il concorso in sé. Ho avuto la possibilità di confrontarmi e conoscere tanti artisti emergenti e condividere consigli e preoccupazioni. Ho avuto la possibilità di assistere a workshop con i professionisti del mondo dello spettacolo e parlare con tanti operatori del settore. Ho visitato il teatro Ariston e assistito ai concerti del premio Tenco, ma soprattutto ho avuto la possibile di parlare di musica per qualche giorno e respirare il mondo musicale tutto tondo. Lo consiglio a tutti!
Consigliaci qualche pezzo (di altri artisti) che tutti dovrebbero assolutamente ascoltare.
Ce ne sarebbero tanti, consiglio tre autori. Parto con un ascolto, a mio avviso, complicato: Jannacci. È complicato perché ci vuole un po’ di pazienza per capire bene i testi e scalfire quella patina di comicità. Canzone preferita “Io e te”. Poi Nirvana, perché fanno una musica ruvida e grezza, che ti prende dentro. Canzone preferita: “Polly”. E poi qualcosa di moderno, Rosalìa, di cui amo “Hentai”.
