domenica, 28 Aprile, 2024

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Intervista ai MASU su Radio City Light che ci presentano il loro Ep “DOPAMINA PER TUTTI”

É uscito su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Boc Music Group) il primo EP del progetto Masu, dal titolo “Dopamina per tutti”. Un nuovo e definitivo capitolo per la band che emerge finalmente dalle segrete dello studio casalingo di Samuel Pellegrini, artista poliedrico già noto come bassista dei Senura (alt/rock), Bifolchi (folk/rock) e  Gran Turismo Veloce (progrock), poi producer e tastierista degli Interiorama (dub/latin) e Domestic Arapaima (breackcore), questi ultimi due attualmente attivi.

Il disco è stato anticipato dai singoli “Annegare” e “L’epilogo dell’uomo”, due brani che ci hanno accompagnato verso “Dopamina per tutti”, per la produzione di Giulio Ragno Favero (Il Teatro Degli Orrori).

Samuel Pellegrino ha scambiato quattro chiacchiere con noi di Radio City Light, e abbiamo scoperto qualcosa in più su questo disco, ecco com’è andata.

 

INTERVISTA

Questo concept, che riguarda le contraddizioni della nostra quotidianità, sarà qualcosa che accompagnerà i Masu, anche dopo questo EP di debutto, oppure spazierete anche altre tematiche? Perchè siete così legati a questa?

Siamo molto legati alla musica con contenuti sociali diciamo, anche per gli ascolti maturati nel tempo ma affrontiamo temi più intimi e personali in altri brani che non abbiamo inserito nell’EP, perciò di sicuro in futuro affronteremo anche altre tematiche.

Come nasce un testo dei Masu? Vi confrontate mai sul significato?

Non c’è una formula precisa, varia da pezzo a pezzo. Capita, come con “Annegare” e “Dopamina per tutti” di scrivere le parole tutte di getto al primo approccio, ma succede anche diversamente. A volte uso delle parole che stanno bene metricamente sulla musica per poter scrivere una melodia di voce più completa, le sostituisco poi in un secondo momento quando scelgo l’argomento da trattare. Capita anche di confrontarsi, per esempio “Rilassati un attimo” è nata dopo una conversazione tra me e Nico (chitarra) che è anche l’ autore del testo de “L’ epilogo dell’uomo”.

Avete voglia di raccontarci la connessione con la copertina invece?

La copertina nasce dal logo (un uomo con il visore VR con su scritto Masu) poi è maturata l’ idea di renderlo somigliante alle famose teste delle Isole di Pasqua.

Quale potrebbe essere la soluzione finale a questa “iperstimolazione del presente” e come state reagendo voi?

Difficile, anzi difficilissimo rimanere immuni, siamo “terribilmente” connessi, inondati di notifiche e pieni zeppi di stimoli esterni che non fanno altro che distrarci dalle cose importanti della vita. Non sappiamo cosa succederà, magari andrà sempre meglio, chissà, di certo le nostre odierne abitudini si sono standardizzate. Bambini e persone adulte con il cellulare in mano che al primo cenno di noia quotidiana si ritrovano guardare ipnotizzati storie a rotazione su IG o su altri social senza uno scopo ben preciso.
La grande vittoria di un certo tipo di propaganda a parer nostro.

Il Covid ha in qualche modo influito su questo disco di debutto?

Credo che il Covid abbia influito in tutto quello che è successo nel mondo negli ultimi due anni, ha per forza influito anche in questo lavoro, in “Rilassati un attimo” c’è un piccolo riferimento nella seconda strofa.

 

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