venerdì, 3 Maggio, 2024

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“Saracinesche” è il nuovo singolo degli Aspettativa

Fuori da martedì 15 giugno il nuovo singolo degli Aspettativa dal titolo Saracinesche. Un pezzo dal sapore indie-pop con venature lo-fi che vede la produzione di Marco Carnesecchi e che ci accompagna tra le emozioni di un romanticismo tanto malinconico quanto turbolento.

Saracinesche è il risveglio la mattina in camera con una birra in lattina sopra la scrivania, un cinema all’aperto mentre nevica e la perenne paura di non riuscire a dimenticare l’ennesima storia d’amore.

(Aspettativa)

 

Scopri il brano su SPOTIFY

 

BIOGRAFIA

Aspettativa è più un mood che un nome per una band classe 2000 che nasce nel 2014 nella cameretta di tre fratelli. Elia ed Ester sono le voci del gruppo e si accompagnano rispettivamente con chitarra e tastiere. L’altra metà è mancina ed è composta da Gab (batteria) e il Catta (basso), il “fratello acquisito”. Per i ragazzi di questa band scrivere le proprie esperienze, belle e brutte, metterle nero su bianco, è un modo per crescere, esorcizzare le emozioni e riderci su. Saracinesche è il loro secondo singolo (prodotto da Marco Carnesecchi e mixato e masterizzato da Massimo Barbieri per UnderRoof) e segue la pubblicazione di Tempesta, brano con cui hanno esordito.

 

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RADIO CITY LIGHT INTERVISTA

Parlateci un po’ di voi: chi siete, da dove venite, come vi siete avvicinati alla musica?

Gli Aspettativa sono un gruppo che nasce in una cameretta a Scandicci, città vicino Firenze, composto da 3 fratelli che avendo molti strumenti in camera non vedevano l’ora di suonare insieme. Si avvicinano alla musica grazie ai genitori che ascoltavano molte canzoni sia in macchina che in casa, quasi ricoperti da cd, il padre fa avvicinare i due ragazzi più grandi Elia e Ester che suonano oggi rispettivamente chitarra e tastiere e sono anche le voci del gruppo, al pianoforte classico fin da subito, mentre il terzo Gab si avvicina alle percussioni in un primo momento per poi darsi alla batteria. Il Catta, invece bassista, entra nella band in un secondo momento nel 2014, grazie a un consiglio del loro produttore Marco Carnesecchi che ci aveva visto lungo. Gli Aspettativa sono quindi si può dire un quartetto di soggettoni fiorentini che non si stancherà mai di fare musica.

A chi consigliereste, in particolare, l’ascolto di “Saracinesche”?

“Saracinesche” la consiglieremmo a chiunque abbia almeno una volta – pensiamo sia impossibile il contrario – cercato di dimenticare invano una relazione, che solamente con il tempo è stato possibile superare. Nel momento più delicato della fine di una storia i ricordi iniziano a inondare la mente, qualsiasi cosa fai la rivivi ovunque inconsciamente, in macchina, in casa, nelle cose che fai, nella quotidianità… Insomma, è un periodo abbastanza devastante ma non per questo solamente negativo. La malinconia ci da tanti spunti, specialmente quando la guardiamo in terza persona. L’obbiettivo sarebbe quindi quello di non fermarsi alla singola sensazione negativa e fortunatamente, per quanto possa far male, passerà, ma di provare a vedere al di fuori di questi sentimenti e capire che se ha fatto male è stato un bene perché ci ha reso consapevoli che siamo vivi davvero e quello che abbiamo provato era reale.

Come si distingue “Saracinesche” rispetto a “Tempesta”, vostro singolo di debutto?

“Saracinesche” è un brano che parla della fine di una storia, “Tempesta” invece di un amore non corrisposto, insomma tutti argomenti che prendono quotidianamente noi giovani. La differenza sta nel mood dei due brani: “Tempesta” è quasi un grido, l’andazzo è arrabbiato e quasi di sfogo, con una cadenza “pop rock” se così la possiamo definire, mentre “Saracinesche” non è una rassegnazione ma un abituarsi al fatto che anche con la relazione terminata la vita dovrà andare avanti senza quella persona. Il tutto è accompagnato da immagini ripescate nella memoria che con delle venature lo-fi vanno a creare un romantic-pop nostalgico.

Avete voglia di darci qualche consiglio per gli ascolti?

La scena italiana fortunatamente oggi si sta ripopolando a vista d’occhio, è pieno di emergenti che hanno tante cose da dire, ragazzi giovani con tanta voglia di fare. Personalmente vi consigliamo di non ascoltare sempre la solita top 50 global o Italia su Spotify, anche se non è un male, ma vi consigliamo anche di andare a cercare un po’ di sound più particolari, potremmo citarvi ESSEHO, comete, bnkr44, AngeliKa, NERVI, Francesco Danny Martines, Rubik e molti altri… Sta a voi scovarli a seconda dei vostri gusti.

 

 

 

 

 

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