venerdì, 17 Maggio, 2024

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Intervista su Radio City Light ai MIXOTRI che ci presentano il loro nuovo album “VORREI BASTASSE TUTTO QUESTO”

I Mixotri, band alternative rock, nascono nella primavera del 2018.

Il gruppo è composto da Enrico Mercati (voce), Riccardo Palmieri (chitarra), Francesco Bertoni (chitarra), Andrea Barbari (batteria) e Alessandro Bottura (basso).

Nel 2019 “Prospettive dall’Oblio”, anticipato dal singolo “Mentre La Città Brucia”, rappresenta il loro primo lavoro discografico al quale fa seguito un tour promozionale di supporto all’album. Nel 2022 viene pubblicato il singolo “Sai”. Il brano ottiene un notevole riscontro da parte di pubblico, critica e addetti ai lavori e verrà inserito in varie playlist editoriali, tra le quali spicca quella di “Rock Italiano” a cura della V Rec, sancendo ufficialmente il ritorno post pandemico della band sulle scene. Segue un’intensa attività live in giro per la penisola e l’uscita di un secondo singolo: “BRYO”. Durante il 2023 la band continua ad esibirsi in numerosi concerti e si dedica alla scrittura e alla produzione di un nuovo lavoro discografico.

In occasione dell’uscita del loro secondo album, “Vorrei bastasse tutto questo”, pubblicato da Overdub Recordings e distribuito da Ingrooves/Universal Music Group, disponibile sia sulle piattaforme digitali sia in formato fisico, abbiamo intervistato la band.

 

INTERVISTA

Come nascono i vostri testi? Quali sono gli input che raccogliete e che trasformate in parole da cantare?
I testi nascono dalla voglia di confronto, anzi, di scontro, con la società in cui viviamo: mantenendo l’analisi psico-sociale come filo conduttore, siamo andati a toccare diversi “tasti dolenti” della nostra contemporaneità, fornendo il nostro modestissimo punto di vista e il nostro modo di affrontarli.

È da poco uscito il vostro nuovo disco “Vorrei bastasse tutto questo”. Potete raccontarci qualcosa di più su questo lavoro?
Il disco è frutto di un lavoro coeso tra tutti noi, in sala prove, come una volta, partendo dalla parte musicale ed aggiungendo quindi un testo evocato dalle atmosfere strumentali su melodie abbozzate. Il risultato è stato sorprendentemente veloce, sembrava quasi di aver a che fare con il concetto di “scultore che estrae dal marmo la statua già contenuta in esso” di michelangiolesca memoria.

Quali sono i brani del nuovo disco che più vi rappresentano e perché?
Sicuramente il primo singolo, “Non ti piace questo posto che ti piace”, perché riassume il senso completo del disco, sia a livello lirico che musicale.

Quanto tempo ha richiesto la realizzazione di questo progetto discografico?
Anche le registrazioni sono state molto veloci, fortunatamente siamo arrivati in studio con le idee chiare e focalizzati sul lavoro da fare. Abbiamo fatto tutto in circa un mese di lavoro: una settimana per le parti strumentali, un paio di giornate per le voci e poco più di due settimane per mix e master.

Chi sono gli artisti o i professionisti con cui avete collaborato in questo ultimo disco?
Marcello, Maria e tutta la Overdub Recordings, Barbara di Red&Blue Promotions, Claudio di Art Distillery Studio, la nostra famiglia artistica Revol Wave Orchestra, Cisco del Mutuo Soccorso Poetico e il grandissimo Luca Bruni che ha realizzato le foto delle grafiche.

Se poteste avere una bacchetta magica, cosa desiderereste di più al mondo in questo momento?

Ognuno di noi ha il suo desiderio personale, ma un “Turista per sempre” non credo faccia schifo a nessuno! (ride) Seriamente, come Mixotri, credo quello che tutte le band vorrebbero, ossia il riconoscimento del nostro lavoro su scale importanti.

Quali sono i vostri progetti futuri? Avete in programma tour?
Attualmente abbiamo in programma mini-tour in regione (Emilia-Romagna) per questa estate, ma stiamo lavorando per ampliare il raggio d’azione ed estenderlo a tutta la penisola nel prossimo autunno/inverno. Poi, se tutto va come pensiamo, almeno un nuovo disco nei prossimi due anni.

 

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