L’EP “Cose Buone” di Nubi Sparse, composto da cinque brani dalle sonorità indie, si presenta come un viaggio musicale all’interno dell’emotività della band. Le sfide quotidiane, i giudizi degli altri, il senso di insoddisfazione: queste sono solo alcune delle situazioni che hanno dovuto affrontare i componenti del gruppo. È proprio l’impatto emotivo di queste esperienze che li ha spinti a guardarsi dentro e ad affrontare le sensazioni negative che li soffocano durante la giornata.
Ecco l’intervista che hanno rilasciato a noi di Radio City Light.
INTERVISTA
Parlateci del processo creativo dietro alla composizione delle vostre canzoni. Come avete affrontato la creazione di “Cose Buone”?
Dietro a “Cose Buone” ci sono tante ore in sala prove, tanti pensieri e tante esperienze.
Per comporre i brani partiamo da un’idea, una frase o un’emozione che poi cerchiamo di tradurre tutti insieme in musica.
Abbiamo concluso questo processo a Padova, presso lo Studio 2, dove mentre registravamo i pezzi abbiamo cercato, grazie a Cris Bacco che ci ha accompagnato nella produzione, di renderli ancora più completi ed interessanti.
Il vostro EP sembra trattare temi molto intimi e personali. Avete mai avuto preoccupazioni riguardo alla vulnerabilità di esporre così apertamente le vostre esperienze attraverso la musica?
Per noi la musica è una vera e propria medicina, una cosa grazie alla quale riusciamo ad affrontare e superare i momenti più difficili della nostra vita: da questo punto di vista per noi è quasi “terapeutico” parlare delle nostre difficoltà ed esperienze nei nostri brani.
Nei nostri pezzi parliamo di come affrontare situazioni molto comuni, soprattutto per gli ascoltatori che sono circa nostri coetanei, cerchiamo e proviamo ad aiutarli ad immedesimarsi nel mood della canzone.
“Cose Buone” sembra essere molto legato alle esperienze umane comuni. C’è un messaggio o un sentimento che sperate i vostri ascoltatori portino con sé dopo aver ascoltato l’EP?
Ai nostri ascoltatori possiamo dire questo: non lasciatevi mai abbattere dai giudizi altrui, non considerate la vostra fragilità o diversità come difetti ma come cose uniche, e basta “pare” !
Speriamo veramente che questo messaggio passi attraverso la nostra musica, e che vi aiuti nelle situazioni difficili, come lo è stato per noi!
Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del progetto discografico?
La registrazione dell’EP ha richiesto circa un mese, poi per il mixing e mastering altri 2-3 mesi. A questo punto a partire da settembre 2023 abbiamo cominciando a rilasciare i vari brani, e ora con “Cose Buone” possiamo effettivamente considerare chiuso questo primo progetto discografico.
Quali sono state le collaborazioni che vi hanno aiutato alla realizzazione dell’EP?
Sul piano musicale dobbiamo ringraziare Cris Bacco di Studio 2 che ci ha seguito in quella che potremmo descrivere come “seconda produzione” dei brani, in quanto abbiamo fatto un grandissimo lavoro in studio per arricchire il quanto più possibile i pezzi dell’EP.
Un altro grande ringraziamento lo dobbiamo fare ad Umberto Badia di Limun Studio, che ci ha seguiti nella realizzazione del nostro primo videoclip e con il quale magari continueremo a collaborare.
Avete pianificato un tour per promuovere l’EP “Cose Buone”?
Non abbiamo pianificato un vero e proprio tour, ma stiamo organizzando delle serate live in cui ovviamente faremo sentire tutto l’EP e anche qualche nuovo inedito! Per restare aggiornati sui nostri live vi consigliamo di seguirci sulla nostra pagina Instagram @siamonubisparse!
Grazie!
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