giovedì, 16 Maggio, 2024

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Intervista su Radio City Light a NEVIA che ci presenta il suo nuovo singolo “ODIO”

“ODIO” è un flusso di coscienza, dove l’artista Nevia si mette a nudo, condividendo senza filtri le sue battaglie interne e la sua visione critica sul mondo di oggi.

In questa canzone, Nevia si apre completamente, parlando di tutto quello che non tollera nella società attuale, in un viaggio all’interno delle sue insicurezze, quelle stesse insicurezze che tanti altri ragazzi probabilmente sentono.

Ringraziamo Nevia per averci dato l’opportunità di parlare con lui e presentarci meglio il suo nuovo brano ODIO qui a Radio City Light!!

 

INTERVISTA

Come nasce un testo, quali sono gli input che raccogli e che trasformi in parole da cantare?
Nasce dalla quotidianità, in linea generale una mia canzone nasce dalla spontaneità di raccontare esperienze che mi hanno lasciato un segno nell’animo, che questo sia positivo o meno. Mi piace dare un senso, e dare una voce alle emozioni che provo, o che ho provato, e questo riesco ad attuarlo grazie alla musica e ovviamente ai testi che canto.

È da poco uscito il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi trasmettere e, soprattutto, qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo pezzo?

“ODIO” è il titolo del nuovo singolo, è una canzone molto cruda e forte, dove mi sono messo completamente a nudo e ho esposto tutte le mie insicurezze o comunque quegli aspetti della vita di tutti i giorni che non riesco a digerire, tutte le dinamiche sociali che non condivido ma che ormai hanno completamente insediato le proprie radici. Il messaggio che spero arrivi è che bisogna avere uno spirito critico per potersi discostare dalla massa, bisogna essere fieri della diversità, e cercare di capire che cosa significa essere connessi realmente, in un mondo così frammentato, dove l’apparenza viene prima dell’essenza. Noi giovani della nuova generazione abbiamo bisogno di essere ascoltati, di essere capiti, sono necessari dei punti di riferimento, quali famiglia, amicizia, rispetto, e bisogna porre fiducia nei nostri confronti perché rappresentiamo il futuro di questo pianeta. La molla che mi ha spinto a scrivere questa canzone è stato in realtà una sovrapporsi di cose, stavo vivendo un momento abbastanza grigio della mia vita, ero privo di stimoli che mi facessero sentire soddisfatto, mi sentivo solo e ho deciso quindi di sfogarmi con un foglio e una penna.

Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del singolo?
In realtà non tanto, perché il testo è nato in pochi minuti, è uscito tutto in un colpo solo. Dopodiché la strumentale è nata da un’idea di beat, attorno a cui poi abbiamo aggiunto tutti i vari suoni e dettagli che rendessero il brano il più completo possibile, ma prima di questi dettagli la canzone era già definita all’85%, in pochi giorni.

Quali sono le collaborazioni che ti hanno aiutato alla realizzazione del brano?
Tanzi e KIDD UGO, sono i due produttori a cui mi sono appoggiato, e oltre ad essere due bravissimi producer sono anche due miei cari amici, della mia zona, ho voluto inglobarli nel progetto per ricambiare la fiducia che mi hanno dato da quando ho iniziato a fare musica, sono tra le persone con cui tutto è iniziato, e ci tenevo quindi che si occupassero loro del lato strumentale di “Odio”.

Se potessi avere la bacchetta magica, cosa desidereresti di più al mondo in questo
momento?
Una piazza, un palazzetto, o addirittura uno stadio, di gente che canta a memoria le mie canzoni.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Abbiamo le idee chiare per questo 2024, c’è un bel po’ di roba che bolle in pentola e non vedo l’ora di uscire con tutto, sarà un bellissimo percorso.

 

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