venerdì, 4 Luglio, 2025

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Intervista su Radio City Light ai RE-VOLT che ci presentano il loro nuovo singolo “GOODBYE”

“Goodbye” è il nuovo singolo dei Re-Volt, un brano che nasce da un’esperienza dolorosa e personale: l’addio a un caro amico, scomparso tragicamente. Attraverso una scrittura diretta e intensa, la band veronese affronta uno dei temi più duri e universali: la depressione e la solitudine di chi si sente schiacciato da un sistema che non lascia spazio alla fragilità. Il singolo vuole essere un grido di consapevolezza e vicinanza, un invito ad aprire gli occhi su chi ci sta accanto e potrebbe nascondere un dolore profondo.

In questa intervista per Radio City Light, i Re-Volt raccontano le origini del brano, le emozioni che lo attraversano e i prossimi passi del loro percorso musicale.

INTERVISTA

Quali sono i vostri riferimenti musicali e in particolare nell’ambito cantautorale?

I nostri riferimenti musicali sono prevalentemente Rock, con un sound che passa dallo stile californiano dei Red Hot Chili Peppers al sound di Seattle dei Pearl Jam, cercando di portare la nostra impronta in maniera più originale possibile. Nell’ambito cantautorale ci sono sicuramente dei riferimenti di scrittura.

Come nascono i testi, quali sono gli input che raccogliete e che trasformate in parole da cantare?

Nascono da eventi vissuti direttamente da noi o da chi ci sta accanto, come amici, parenti, compagne. Cerchiamo di ascoltare il messaggio che venga da dentro di noi o dall’esterno e proviamo a trascriverlo in un linguaggio decifrabile e musicale per chi ci ascolta.

È da poco uscito il vostro nuovo singolo. Quale messaggio volete trasmettere e, soprattutto, qual è stata la molla che vi ha spinto a scrivere questo pezzo?

Il messaggio di questo singolo è piuttosto forte. Parla di un suicidio di un nostro caro amico che non ha più retto il peso della vita e della depressione. Vuole essere una sorta di allarme per tutti: vi invitiamo ad aprire gli occhi nei confronti di chi vi sta accanto, vi invitiamo a fare più spesso domande del tipo “Come stai?” e a dedicare più attenzione alle persone che amate, perché potrebbero nascondere un dolore immenso che li corrode dall’interno. La molla è stata proprio la scomparsa di questa cara persona.

Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del singolo?

Ci sono voluti circa un paio di mesi dalla scrittura alla composizione, alla registrazione e infine al mix e master.

Quali sono le collaborazioni che vi hanno aiutato alla realizzazione del brano?

È stata una nostra creazione totale, come tutto l’album che ascolterete; l’unica collaborazione è stata per il mix e master, per il quale ci siamo appoggiati allo studio di Lecco con i collaboratori di Salvatore Addeo.

Se poteste avere la bacchetta magica, cosa desiderereste di più al mondo in questo momento?

Avere la possibilità di fare della nostra passione il nostro primo lavoro, di poterci mantenere facendo ciò che amiamo.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Tanti Live sicuramente e un nuovo Album per capire se e quanto siamo cresciuti.

 

 

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