É uscito venerdì 12 aprile 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo e title-track del nuovo album (in uscita per All Right Riserva Recordz) dei Monolith Grows!. Un nuovo capitolo dal titolo “Fear Makes You Pale” che consolida la collaborazione della band con Carmelo Pipitone, di cui riconosciamo la voce già all’inizio del brano, una voce che descrive l’atmosfera che la paura crea nelle persone.
“Fear makes you pale” vuole descrivere come essa prenda possesso delle nostre vite e se non contrastata possa diventare la normalità, rendendoci “pallidi” e conformi. Ritornello malinconico e ben marcato lo rendono il brano più “pop” della tracklist. Assolo sul giro in 5/4 e cori nei ritornelli sono proprio di Carmelo Pipitone.
Noi li abbiamo intervistati, curiosi di sapere se l’incontro li avesse cambiati, e come. Ed ecco com’è andata!
INTERVISTA
Cosa vi ha portato alla consapevolezza che volevate pubblicare un nuovo disco?
Quando una band scrive un disco, lo registra e vede la sua opera finita non vede l’ora di sperimentare cose nuove. Non è una vera e propria consapevolezza. Black&Supersonic ci aveva regalato parecchie emozioni e avevamo iniziato già a lavorare su nuovo materiale. In piena stesura ci ha preso la pandemia che ha rallentato un po’ tutto ma sapevamo che questo disco era già dentro di noi. Abbiamo solo lavorato per farlo uscire.
E rispetto alle vostre precedenti pubblicazioni, cosa avete imparato di nuovo
oggi? E come riuscite a distinguervi rispetto alle numerosissime uscite rock in
Italia?
Lavorare con un professionista come Carmelo ti offre prospettive diverse che magari in passato avevi scartato. L’insegnamento è sempre lo stesso: aprire la mente.
Il disco è stato scritto e pensato per essere suonato dal vivo, un po’ alla vecchia maniera senza troppi fronzoli. Questo speriamo sia il vero tratto distintivo
Tra le vostre aspirazioni, anche quella di suonare all’estero? È già successo
magari? Com’è andata e che differenze avete riscontrato rispetto a ciò che
avviene qui?
Domanda tipica per noi che scriviamo i nostri testi in inglese. Beh, ovviamente è quello che speriamo. Ci è capitato in passato in occasione dei tour che abbiamo fatto un po’ in giro per l’Europa. Suonare all’estero ci ha regalato grosse soddisfazioni, sia in termini di riscontro che in termine di merch. Fuori dall’Italia, la cultura dell’underground è florida di situazioni che ti fanno venire voglia di emigrare definitivamente. Speriamo di poter scavallare il confine con l’autunno e portare Fear Makes You Pale in giro.
Il miglior consiglio ricevuto da Carmelo Pipitone durante la lavorazione del
disco?
Più che un consiglio, un modo di pensare. Mai mollare, battere su quello in cui si crede e pestare forte, crederci.
E che cosa vi fa paura?
Come esseri umani ognuno ha le sue, ma come band l’unica paura è quella di non essere capiti. Ascoltati ma non sentiti. La musica è una lingua, speriamo che il messaggio venga trasmesso forte e chiaro. E sul FORTE non ho molti dubbi
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