In questa intervista per Radio City Light, la cantautrice Alice Blasi ci racconta il nuovo singolo “Non so più di te” che parla con semplicità della fine di un amore e del senso di vuoto che ne consegue.
Attraverso un linguaggio diretto ma evocativo, il testo esplora il contrasto tra l’assenza fisica e la presenza nostalgica di chi non c’è più, un’immagine che si insinua nella quotidianità riportando a galla ricordi, sensazioni e rimpianti. La canzone racconta di sguardi mai incrociati, di parole taciute, di un amore vissuto in silenzio ma profondamente sentito. Affronta temi come l’incertezza, la nostalgia e il desiderio di riscatto, senza mai cadere nel melodramma. Alla fine, emerge un bisogno sincero di trovare un senso anche nella conclusione di un rapporto.
INTERVISTA
“Non so più di te” racconta un distacco, ma anche una ricerca interiore. Ti sei sentita cambiata dopo averla scritta?
Per me la musica é da sempre stata il luogo dove ogni emozione trova il suo posto, lo scrigno di ricordi e sensazioni.
Scrivere “Non so più di te” é stato un viaggio interiore attraverso silenzi e sguardi mai rivolti che mi ha aiutata ad esprimere sentimenti che a volte é difficile trasmettere attraverso le parole.
Hai mai avuto paura di esporti troppo con questo brano?
Sicuramente la pubblicazione di un brano porta con sé tante emozioni ma anche paure del giudizio.
Quanto è importante, oggi, raccontare anche le fragilità?
Viviamo quotidianamente un’insaziabile ricerca della perfezione, viviamo in un era dominata dalla finzione, dell’apparenza e dal bisogno di appartenenza dove ormai il silenzio é ciò che più ci terrorizza.
Penso sia fondamentale riscoprire e trasmettere il valore della fragilità e dell’imperfezione, in quanto sono proprio queste ultime a renderci umani.
Che rapporto hai con le emozioni più complesse, come il rimpianto o la solitudine?
Personalmente penso che la solitudine e il dolore siano condizioni necessarie per vivere a pieno, é incredibile quante cose possano nascere da una sofferenza e quanto questa ci aiuti a riscoprirci e crescere con consapevolezza delle nostre fragilità.
Cosa ti aspetti da chi ascolta per la prima volta questa canzone?
Spero che chi ascolti “Non so più di te” si possa immedesimare tra i versi del brano e trovare un conforto o una speranza anche nella fine.
Questa canzone é dedicata a tutti coloro che sentono quell’amore silenzio aggirarsi per la stanza e pervadere le giornate.
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