Con il nuovo singolo “Banana”, Francesco Mircoli torna a colpire con la sua miscela inconfondibile di ironia, ritmo e denuncia.
Il brano, che si muove tra rock’n’roll e dance rock, mette in scena un’irriverente critica al nostro tempo, più indirizzata alla demenza umana che all’intelligenza artificiale. Unendo registri alti e bassi, e citando Bennato, Buscaglione e gli Skiantos, Mircoli fa della dissacrazione un atto di resistenza, trasformando i propri fantasmi in lenzuola bianche da sventolare con leggerezza e sarcasmo.
Dietro l’apparente frivolezza del titolo, “Banana” rivela un lavoro ricco di riferimenti, cucito con cura artigianale e un sound che l’autore definisce “punky funky”.
In questa intervista per Radio City Light, Francesco ci racconta come nascono le sue canzoni, il rapporto tra arte e impegno, e l’influenza di un’ironia tutta italiana, da Rino Gaetano a Carlo Verdone.
INTERVISTA
“Banana” è un brano che suona leggero ma dice cose pesanti. Come trovi questo equilibrio?
Ogni brano ha una storia a sé. Se c’è un filo conduttore nella mia produzione è il groove ed il funk.
I prossimi brani che produrrò dal titolo: “Notte prima degli esami delle urine” e “Angelina” avranno un tiro diverso ancora più funky.
In passato avevo lavorato con “La Madam” e “Capodanno all’Api” facendo funky ed il risultato è stato forte. Ho coniato il mio genere: punky funky.
Che tipo di ascolto vorresti ispirare: distratto o attento?
Ah, magari può capitare che si sentano i ritornelli in un ascolto distratto e che rimangano in testa. Poi se riascolti il pezzo magari capisci che è fatto con una cura sartoriale
importante e per niente da fast food. Distratto o attento, piaciuto o non piaciuto non si può però negare che ci sia una visione artistica sempre più nitida dopo tutte queste
esperienze musicali e no!
Credi che l’arte debba sempre contenere una forma di denuncia?
Sempre no. Se arte è sentimento e nel mio caso lo è, deve tenere in seno il sentimento di quel momento!
La situazione emotiva del momento! Io sono apertissimo e ho anche molto amato le canzoni d’amore. Qui non si tratta di escludere, si tratta
di capire quando le cose vengono fatte con paraculaggine. Molti non vogliono fare musica, vogliono diventare famosi che è diverso.
Il tuo rock pop ha radici inglesi ma parla italiano. Ti senti più figlio dei Beatles o di Rino Gaetano?
Ma ultimamente più figlio degli Skiantos! Cmq adesso ti svelo una cosa che non ho detto a nessuno. Durante l’arrangiamento di Banana con il
Produttore Nacor Fischetti abbiamo molto tenuto d’occhio i Blur del periodo Charmless man!
Se potessi inserire “Banana” nella colonna sonora di una serie, quale sarebbe?
A direi il vero non ho Netflix e sono rimasto ai film one shot. La serie ti obbliga a rimanere incollato e immergerti per ore lì e io dopo un po’ mi annoio.
Banana la vedo bene in un film del grande Carlo Verdone!