Fuori da venerdì 30 giugno 2023 per 2o Records il nuovo singolo di Chiara Cami dal titolo “Alibi”. Questo pezzo vanta la collaborazione, oltre che di Luca e Michele Bellanova (già produttori dei primi due singoli) di Alessandro Casagni per le batterie e la produzione aggiuntiva.
Accollo: dal dialetto romano, compito o persona di cui è difficile sbarazzarsi. Gli accolli possono assumere varie sembianze, ma in questo brano Chiara Cami decide di esaminarli nella loro declinazione amorosa, sviscerandone la genesi, lo svolgimento e, infine, il triste epilogo. Il paragone portante del brano è quello tra un’assassina in cerca di un alibi e una donna annoiata a morte in cerca di scuse per non dover dire sì all’ennesimo appuntamento galante/sessione di terapia non retribuita. Sonorità ingombranti, distorte e completamente nuove per la giovane cantautrice romana, che insieme all’ironia de “La Coinquilina” e la nostalgia di “Fragola” va ad aggiungere una nuova importante carta al mazzo delle sue capacità cantautoriali.
INTERVISTA
Te lo ricordi come è avvenuto il tuo primo contatto con la musica?
Il mio primo ricordo della musica risale ai viaggi in macchina per andare e tornare da scuola o da casa dei miei nonni. Entrambi i miei genitori hanno sempre lavorato molto quindi i trasferimenti in auto erano tanti ogni giorno e la radio non mancava mai. Le canzoni di quei tempi ce le ho ancora stampate in testa come se fossero uscite ieri.
A diciassette anni ti sei trasferita a New York per sei mesi. Questa esperienza ha in qualche modo influenzato la tua musica come stile o contenuto?
L’ha influenzata tantissimo perché ho ripreso a scrivere proprio durante quell’esperienza lì. Mio padre era venuto a trovarmi per il mio diciottesimo compleanno e mi aveva portato la chitarra che per forza di cose avevo dovuto lasciare a casa. Nel tempo libero dallo studio e dalle varie attività extra-curriculari che facevo avevo piano piano riiniziato a scrivere e facevo sentire tutto alla mia migliore amica di quel tempo, una mia coetanea che veniva dallo Sri Lanka ma con la quale sembrava di essere sorelle.
C’è un filo conduttore che possiamo ritrovare in tutti i tuoi brani?
Direi la vena tragicomica con cui provo a presentare quello che mi succede. Tranne alcuni rarissimi casi, c’è sempre un velo di ironia che ricopre tutto quello che scrivo, che poi è in generale il modo in cui io affronto la vita di tutti i giorni.
C’è qualche disco in programma?
Al momento sto provando a fare tanti esperimenti diversi e vedere cosa viene fuori. Vediamo!
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