mercoledì, 24 Aprile, 2024

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Francesco Baccini su Chili TV con “Credo in un solo padre” film d’esordio di Luca Guardabascio.

Il cantautore genovese nelle vesti di attore e di compositore della colonna sonora.

Francesco Baccini da oggi su Chili TV con “Credo in un solo padre” film di esordio di Luca Guardabascio

Il cantautore che ha curato la colonna sonora è presente anche in veste di attore
Dall’8 marzo in streaming su CHILI l’opera prima di Luca Guardabascio “Credo in un solo Padre”, un film contro la violenza sulle donne, basato su fatti realmente accaduti.
Il lungometraggio prodotto da Around Culture srl di Stefano Misiani, propone un cast con attori del calibro di Massimo BonettiAnna Marcello, Giordano Petri, Flavio Bucci (scomparso il 18 febbraio del 2020), Francesco Baccini (che ha realizzato anche la colonna sonora), Claudio MadiaDonatella PompadourAnna Rita Del PianoAnna Marcello, Lucia Bendia, Roberto Ciufoli, Jonis Bascir, Luce Cardinale, Cloris BroscaMarc FioriniChiara PrimavesiFrancesca Silvia Bertocchi.

Credo in un solo Padre, è la sofferta preghiera che una donna recita per scongiurare l’ennesima violenza del suo carnefice. Un grido di dolore, come quello di tutte le donne e le persone vittime di violenza presenti in un film che esplora il vissuto di una realtà segnata dalla sorda brutalità e dagli orrori del sistema patriarcale.

Baccini torna per la seconda volta sul set di un lungometraggio. La prima esperienza è del 2008 con Zoe (disponibile attualmente su Amazon Prime Video), da quel momento il cinema diventa un luogo ideale imprescindibile al pari della musica, un completamento l’uno dell’altra. Con “Credo in un solo padre” Baccini cura totalmente la colonna sonora «La musica dona all’immagine l’emozione, il pathos attraverso l’uso di determinati strumenti piuttosto che altri, alla melodia e agli arrangiamenti – racconta Baccini – ho sentito molto questa responsabilità». Nelle vesti di attore troviamo Baccini nei panni di Donato, figlio di Giuseppe (Massimo Bonetti) ed unico a ribellarsi a questo padre-padrone che ha il completo controllo sulla famiglia.

Il progetto cinematografico nasce dal basso per denunciare gli abusi in ambiente domestico e più in generale la violenza contro le donne.
Parlare, mostrare i fatti, è l’arma più forte per denunciare qualcosa che, in epoca moderna, appare ancora un tabù ancestrale, spesso nascosto o sottaciuto.

Trama
In una località tra Campania e Basilicata, la vita di una famiglia è punteggiata e sconvolta da crudi rituali di violenza domestica quotidiana. Giuseppe (Massimo Bonetti) è un padre padrone. Violento. Dispotico. Feroce. Nel paese nessuno vede. Nessuno sente. Nessuno parla. Ma tutti sanno. E così diventano tutti complici di quello squallore, della schiavitù imposta alle vittime degli abusi. L’indifferenza è più forte della loro coscienza. Quando Gerardo (Giordano Petri), giovane padre di famiglia emigra in Austria per guadagnare più denaro così da permettere una vita più agiata alla moglie e ai due figli, la donna e i bambini restano a vivere nella fattoria del suocero. Questa assenza sarà l’inizio di un incubo che porterà Maria (Anna Marcello) prima e sua figlia poi a subire gli abusi e gli orrori dell’orco.
Una storia ancestrale, antropologica, un film che illumina anche la nostra contemporaneità e che vuole essere denuncia.

Il Regista
“Credo in un solo Padre, racconta del nostro passato, – spiega il regista Luca Guardabascio – ma anche della nostra storia più recente, perché violenze come quelle presenti nel film, non debbano avvenire mai più. Il nostro film ha già un valore sociale e molte sono le scommesse vinte, come quella di aver assunto sul set persone vittime di abusi e violenze. Parlare, mostrare i fatti, è l’arma più forte per raccontare a tutti la verità su qualcosa che, in epoca moderna, appare ancora un tabù del passato. Per questo, abbiamo deciso di metterci al lavoro e realizzare un’opera cinematografica originale dal grande appeal internazionale, grazie ad una squadra che coinvolge il territorio, scuole, associazioni, cittadini, imprenditori ed istituzioni sensibili all’argomento. Il cinema farà emergere una storia taciuta, – conclude il regista – la proietterà sul grande schermo e, come un macigno, il messaggio finale lavorerà sulle coscienze di chi, da troppi anni, è sordo alle richieste di aiuto”.

Ufficio stampa di Francesco Baccini
Stefania Schintu • Comunicazione e Relazioni Pubbliche

Mail: segreteria@top1communication.eu

 

 

 

 

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