A sette mesi di distanza dalla pubblicazione del fortunato album d’esordio “obliquo.”, torna ad affacciarsi sulle scene Stramare, giovane e talentuoso songwriter piemontese classe 1997.
“UN FIGLIO” è il nuovo singolo della creatura musicale di Matteo Palazzolo, prodotto dall’ottimo Marco Giudici (Halfalib, Any Other, Generic Animal) e in uscita il 28 aprile per Nufabric Records e Foolica, con le edizioni musicali a cura di Kobayashi.
Un brano in pieno stile Stramare, orecchiabile e ritmato, pop e sperimentale allo stesso tempo. A parlarcene è lo stesso artista piemontese:
Un Figlio è una canzone di pranzi di famiglia, ruote michelin, rombi e motoraduni, viaggi di ritorno dalla svizzera tedesca con la toyota corolla, testosterone e spogliatoi. Avevo bisogno di una canzone veloce per cantarla sudando, nel ritornello aprire la voce e suonare la chitarra su un tappeto di archi distorti, poche pochissime cose.
Lasciatevi sorprendere dal cantautorato trasversale del cantautore di Ivrea, e buon ascolto!
Ascolta “UN FIGLIO” su Spotify: https://spoti.fi/3NtUXXQ
STRAMARE SUI SOCIAL
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CREDITS BRANO
Musica e parole di Stramare
Arrangiato da Stramare e Marco Giudici, prodotto da Marco Giudici
Registrato e mixato da Marco Giudici a Cabinessence a Milano
Masterizzato da Giovanni Versari a La maestà a Milano
Stramare: Voce, programming, sintetizzatori
Matteo Lenzi: Vibrafono
Marco Giudici: Programming, basso elettrico, chitarra elettrica, chitarra acustica
BIOGRAFIA ARTISTA
Stramare arriva da Ivrea, non è uno pseudonimo o un nome d’arte, ma semplicemente il cognome di sua mamma. Registra la sua voce da sempre, da quando ha scoperto di poterlo fare con un vecchio mp3 che è diventato nel frattempo un piccolo studio, si chiude in camera per anni, intimità e tecnologia, pelle e macchine, la musica lo tira fuori di casa, nel 2022 esce con il suo primo disco “obliquo.” prodotto da Marco Giudici. Nel 2023 uscirà “UN FIGLIO” primo estratto del prossimo progetto discografico, un turbine di decadenza gen Z, internet culture, provincia di istituti tecnici agrari sudati, corpi nudi negli spogliatoi, identità sessuale, mascolinità e lacrime di testosterone. Non è alla ricerca del bello, non è alla ricerca di niente, o forse, solo al morboso tentativo di trovare una “voce”.
Ufficio Stampa DoppioClic Promotions