mercoledì, 8 Maggio, 2024

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Radiatori è il nuovo singolo dei Granelli

Fuori da giovedì 13 gennaio il nuovo singolo dei Granelli dal titolo Radiatori
Il brano, che si caratterizza per le sue sonorità a metà tra il cantautorato pop e l’indie-rock, è stato scritto in Inghilterra, in un monolocale con classica moquette grigia, e il titolo prende il nome dall’unico oggetto sull’orizzonte visivo nelle notti invernali: un radiatore bianco con sticker di pericolo incendio.
 

Dall’ingestione di TV e solitudine, Radiatori è il monologo di amanti in crisi, rivolto a controparti così evanescenti che quasi potrebbero non essere mai esistite. L’arrivo dell’inaspettato, dell’insolito, anche del violento, è confinato allo schermo retroilluminato.
In contrapposizione, la realtà intorno è statica e priva di identità, come stanze di una casa durante un trasloco. Le musiche dei titoli di coda marcano l’unilateralità delle sensazioni, la solitudine, e raccontano il desiderio di movimento intrappolato nelle reti della routine.

(Granelli)

 

BIOGRAFIA 

Granelli sono Giorgio, Davide, Lorenzo e Zenk. Scrivono canzoni che possano intrecciare i cambiamenti della vita e abbracciare l’urgenza di movimento. Il progetto nasce a fine 2017 quando Giorgio e Davide presentano il brano anti-natalizio Anchesenoncisei tu. A questa anticipazione fa seguito il primo EP di cinque tracce, Partiamo (2018), che condensa i saliscendi emotivi del periodo universitario, registrato al Reparto Elettroacustica di Diego Bergamini. La produzione di tutto il repertorio originale è a cura di Luca Balduzzi, mentre dal dicembre 2019 ha inizio una nuova collaborazione con Safe, che produce un remix. Nel 2021 la band, a cui si sono nel frattempo aggiunti Lorenzo e Zenk, è semifinalista di Nuovi Suoni, risultando tra i 12 migliori progetti di musica originale della provincia di Bergamo. Al crocevia di cantautorato pop e indie-rock, in tensione tra appartenenza mediterranea e affinità nordiche, Radiatori è il nuovo singolo dei Granelli e anticipa l’EP dal titolo Cani, Stelle e Videotape che sarà disponibile in digitale dal 31 gennaio 2022.

 

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INTERVISTA SU RADIO CITY LIGHT 

 

Parlateci un po’ di voi: chi siete, da dove venite, come vi siete avvicinati alla musica?

Siamo quattro ragazzi di Bergamo. Il mondo è piccolo, ma Bergamo di più: ci siamo conosciuti per contatti che avevamo in comune e, dopo alcune prove, abbiamo capito che poteva esserci un percorso. Bergamo è ricca di talento musicale e creativo, c’è una community incredibile e realtà come Ink Club, Edoné e Maite che sostengono la scena.

Giorgio: Sono il cantante e autore dei pezzi del gruppo. Mi sono avvicinato alla scrittura di canzoni in italiano dopo aver visto dal vivo Carmen Consoli a teatro con mia madre. Non la conoscevo se non per i suoi brani più gettonati in radio, alcuni dei quali neanche mi piacevano. Quando ho scoperto l’album “Confusa è felice” ho pensato: “voglio farlo anch’io!”. Carmen, se mi senti, grazie. Anche l’incontro personale con Giorgieness, che all’epoca stava lavorando al primo album, mi ha fortemente ispirato.

Davide: sono il chitarrista del gruppo. A 11 anni pensavo che il mio strumento sarebbe stato il flauto dolce, quello che si studia alle elementari e alle medie, ma poi scoprii che con quello gli ACDC non li potevi suonare. Allora cominciai a strimpellare una vecchia chitarra classica che da sempre vedevo abbandonata in un angolo della mia casa, e da lì è iniziato tutto.

Lorenzo: sono il bassista. All’inizio ho cominciato suonando la chitarra (che suono tuttora), mentre del basso mi sono innamorato molto più tardi, quando già avevo 21 anni. Mi ha dato una visione più completa della musica e dell’armonia dei brani. Sono grato di aver trovato un bel gruppo di persone con cui mi trovo bene e che mi dà la possibilità di “sfogare” la mia creatività attraverso questo strumento.

Zenk: sono il batterista. Ho iniziato a suonare in prima elementare quando i miei genitori mi han chiesto di scegliere uno strumento e da allora non ho più smesso. Ora insegno batteria e suono con un numero indefinito di band, non l’avrei mai pensato possibile ma finalmente è diventato il mio lavoro.

A chi consigliereste, in particolare, l’ascolto di “Radiatori”?

A tutte le persone che hanno appena concluso una fase della giornata, della settimana, o della vita e stanno per iniziare un capitolo che non sanno come scrivere. “Radiatori” è sicuramente da ascoltare in movimento. In auto, sul treno, sulla metro. Di sera, magari dopo la scuola, l’università o il lavoro.

Come si distingue “Radiatori” rispetto ai vostri lavori precedenti?

Sicuramente si distingue per “la colla” del suono. È il nostro primo brano con la formazione a 4, e averla pre arrangiata in sala prove distingue sicuramente “Radiatori” dall’EP precedente. Nel testo c’è pure una novità, perché parliamo per la prima volta senza fronzoli di uno scenario quotidiano e domestico, che in brani precedenti come “La nostra canzone” era presente solo in forma allegorica.

 

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