sabato, 18 Maggio, 2024

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“QUANTE NOTTI” è il nuovo singolo di Leone Romani

A circa due anni di distanza dall’uscita del suo album d’esordio Magari poi, Leone Romani ha in arrivo un nuovo lavoro discografico, un EP che vedrà la luce a febbraio e si intitolerà Dietro le quinte.

L’ispirazione teatrale che si intuisce già nel titolo -e del resto Leone è stato per anni attore di musical a teatro- investe tutto il concept del disco, a partire dalla copertina del singolo di lancio Quante notti, in cui l’artista impersona un innamorato che vola in uno spazio idilliaco, nell’estasi dell’amore sopra un palcoscenico.

La canzone si presenta con sonorità cantautorali vintage, quasi una ballad romantica d’antan, trascinata dall’armonia di sintetizzatori Eighties e pianoforte su una grancassa che batte un po’ come il cuore di chi ama e chitarre elettriche che aprono spazi a un suono che Leone definisce “a cielo aperto”

 

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INTERVISTA 

 

Chi è Leone Romani nella vita di tutti i giorni?

È un ventisettenne che lavora ed è appassionato di musica e cinema. Ama coinvolgere amici e nuove conoscenze con la chitarra e la sua voce.

Come nasce il singolo nuovo, Quante Notti?

Nasce sul traghetto di ritorno Ponza-Roma, estate 2020. Una chitarra alla mano, la brezza tra le dita e l’ispirazione dal mare, tra un crepuscolo all’orizzonte e le luci della città. Tornato a casa, il passaggio del brano sul pianoforte per trovare le giuste sfumature di armonia, e un testo che gridava già nella testa.

Come si è evoluta la tua musica dai tempi del tuo album di debutto, Magari Poi?

Magari Poi è un album legato a Milano soprattutto, città in cui ho passato diversi anni. Sono influenze diverse quelle che mi hanno raggiunto, oltre a una maturità di scrittura che si è stabilizzata. Quante Notti, come Dietro le Quinte, l’EP in uscita, ha un sound più pop, più cantautorale vecchio stampo, ripenso a quei Sanremo degli anni ‘80.

Quali sono le influenze principali di Quante Notti e della tua musica in generale?

Sicuramente Quante Notti ha un mix di influenze: Thegiornalisti (ai tempi di Fuoricampo), Brunori, Venditti, Cocciante. Per quanto riguarda la mia musica è molto ampia l’influenza, ma è riassumibile in due mood: quello estivo che si rifà al funk e groove cantautorale alla Enzo Carella, Pino D’Angiò, passando per artisti d’oltreoceano come Kashif (nel periodo ‘80s), Doobie Brothers (periodo ‘70s). L’altro mood, invernale e riflessivo, è quello cantautorale italiano stile Venditti, Dalla, Cocciante, Baglioni, artisti che hanno fatto parte della mia infanzia e formazione musicale, prima dell’“era indie”.

Tu ci credi negli oroscopi? Che significato hanno nel testo di Quante Notti?

L’oroscopo è una metafora del destino, non credo troppo in chi li racconta, quanto piuttosto al destino che le stelle scrivono e come questo influenzi e guidi in parte le nostre scelte: come cantava Cocciante “era già tutto previsto”.

Cosa ti è rimasto delle tue partecipazioni ad Amici e ad XFactor?

Amici fu una stupenda esperienza, mi rimangono l’entusiasmo di ragazzi innamorati della musica, della voglia di stare insieme, di mettercela tutta, credendo e sperando fino all’ultimo. La grinta, l’ambizione, tutto quello che ci tiene più vivi.

E delle tue lunghe esperienze come attore di musical teatrali cosa ti porti dietro invece?

La squadra, le risate, le improvvisazioni. The show must go on, questo è qualcosa di meravigliosamente formativo. Ogni cantante dovrebbe fare uno step a teatro, ti insegna a stare sul palco, a carpire l’animo della gente, a conoscere i tempi. Chiaro, devi averci carisma, non basta la scuola del teatro.

Nel 2020 l’idea di fondare la tua etichetta, Savana Records. Cosa ti ha spinto a creare un’etichetta? Come la gestisci?

Parto dal presupposto che ho due anime al mio interno: imprenditoriale e artistica. La prima mi ha portato a pensare di consolidare i miei progetti e le mie collaborazioni con grafici, fotografi, tecnici del suono, collaboratori musicali, uffici stampa in un’unica identità: Savana Records. È una realtà che cresce e si rinforzerà producendo altri artisti al momento opportuno. Sarà ciò che mi porterò dietro tutta la vita, l’attività di produttore discografico e talent scout che più in là con gli anni intraprenderò.

Progetti per il futuro?

Sto lavorando all’album di fine estate, voglio farvi ballare tutti. Sarà un mood gagliardo, col sorriso e la voglia di cantare al volante.

 

 

 

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