“Oltre te” è il nuovo singolo di Leria, un brano intenso che affronta la fine di un amore tossico e il percorso di riscoperta di sé.
Con una scrittura istintiva e viscerale, Leria riesce a trasformare il dolore in occasione di rinascita, regalando al pubblico una canzone autentica e carica di emozioni. In questa intervista, l’artista ci parla delle sue radici musicali, dell’urgenza creativa che la spinge a scrivere, della collaborazione con il produttore Davide Gobello e dei suoi sogni più grandi. E tra i progetti futuri, nuovi singoli e un’importante novità che, per ora, resta ancora da svelare.
INTERVISTA
Quali sono i tuoi riferimenti musicali e in particolar modo nell’ambito cantautorale?
Ciao, grazie per aver deciso di darmi un po’ del vostro spazio, ne sono molto felice.
Allora, per rispondere alla domanda, diciamo che mi piace ascoltare un po’ di tutto, ma una cantautrice che stimo tantissimo è Elisa.
Come nasce un testo, quali sono gli input che raccogli e che trasformi in parole da cantare?
Parto sempre da esperienze personali. In realtà la mia è un’esigenza, non pianifico il momento in cui scriverò, né come lo farò. Sento di avere delle cose da dire, cose che mi porto dentro, e le butto fuori di getto. Dico sempre che è come se ci fosse una forza esterna che mi prende per mano e mi accompagna al pianoforte. La sensazione è proprio quella.
È da poco uscito il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi trasmettere e, soprattutto, qual è stata la molla che ti ha spinto a scrivere questo pezzo?
“Oltre te” nasce dal bisogno di raccontare ciò che accade quando un amore che sembrava perfetto si svela, a poco a poco, per quello che è realmente: soffocante e distruttivo. Ho voluto dare spazio al dolore, quello che spesso si tenta di soffocare perché fa paura. Io ho deciso di restarci, in quel dolore, e di comprenderlo. Solo così ho avuto modo di ritrovare me stessa. “Oltre te” non è solo una fine, ma una rinascita. Ho capito che il dolore a volte può essere un’importante opportunità per riscoprire se stessi.
Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del singolo?
A scriverlo ho impiegato una decina di minuti, come tutti i pezzi che scrivo quando ho davvero bisogno di farlo. La produzione ha richiesto un po’ più di tempo, soprattutto per capire bene come incanalare nel modo giusto le emozioni.
Quali sono le collaborazioni che ti hanno aiutato alla realizzazione del brano?
Un grazie enorme lo devo a Davide Gobello, che ha prodotto questo brano. Mi ha aiutato a trasformare un’idea in un progetto definito e, soprattutto, coerente col messaggio che volevo trasmettere.
Se potessi avere la bacchetta magica, cosa desidereresti di più al mondo in questo momento?
Cantare le mie canzoni sul palco dell’Ariston. È il grande sogno che ho da quando ero bambina.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sto già dando vita a nuova musica, nuovi singoli che racconteranno altre sfumature di me. Ci saranno anche dei live e poi un progetto più grande, di cui ancora non posso parlare. Ma sento che sarà qualcosa di speciale.
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