Gli STATOBRADO, rock band di Porretta Terme (Bologna), sono attivi dal 1996. La band ha pubblicato diversi album e singoli fino ad oggi e calcato palchi di tutta Italia soprattutto dalla fine anni 90 per oltre un decennio. Oggi la band, ricomposta a formazione originale, continua la sua missione ripensando anche a un nuovo modo di proporre la propria musica, in linea con i tempi che corrono, affiancandola e inserendola in contesti informativi a tema come incontri e convegni di ricercatori storici, autori, giornalisti, collaborando anche con case editrici come Nexus Edizioni e Edizioni Andromeda. Il sito ufficiale statobrado.com è sempre aggiornato sulle ultime attività della band e sulle uscite discografiche.
Oggi si presentano a Radio City Light e ci parlano del nuovo singolo GAIA.
INTERVISTA
Avete fondato la vostra band nel 1996. Come vi siete conosciuti e come avete deciso di avviare il vostro progetto?
Siamo cresciuti insieme nello stesso paese, da ragazzini si condivideva tutto e qualche amico più grande aveva già un gruppo; ci trovavamo a suonare in cantina, a scrivere le prime canzoni, a confrontarci con noi stessi. Abbiamo seguito l’istinto, volevamo creare qualcosa di nostro, per esprimerci, per rimanere liberi, è così che sono nati gli Statobrado. Oggi con lo stesso entusiasmo portiamo avanti la nostra musica e le nostre idee senza tanti compromessi.
A chi consigliereste, in particolare, l’ascolto di “Gaia”?
a chi ha voglia di mettersi in gioco, a chi non si arrende, a chi vuole crescere, a chi vede oltre le ombre della caverna, a chi crede ancora nelle canzoni e nel loro potere evocativo, perché l’energia della terra è dentro le canzoni e noi siamo energia e vibrazione.
Lo scorso 14 ottobre avete presentato questo singolo nel corso del convegno “Altri Mondi Sono Possibili”. Ci parlate un po’ di come si è svolto? Ne siete soddisfatti?
L’idea è quella di intrecciare varie forme d’arte, la conferenza è stata per noi una terra ricca e fertile dove seminare la nostra canzone per farla crescere sana e resistente; quest’anno avevamo “Gaia” pronta nel cassetto e quando si è deciso di organizzare con Edizioni Andromeda e Vivere Altri Monti una conferenza, ci è sembrata l’occasione ideale per promuovere la nostra musica. “Altri Mondi Sono Possibili” è stato un successo che vogliamo riproporre, uno spazio libero dove le idee e le intuizioni di ricercatori indipendenti hanno appassionato e coinvolto le tante persone presenti sempre in cerca di spunti e di nuove riflessioni, lontane dal teatro dell’orrore dell’informazione mainstream.
Consigliateci un pezzo (di altri artisti) che tutti dovrebbero assolutamente ascoltare. (motivare la risposta)
Ce ne sarebbero tante, ci viene in mente Spit Out the Bone dei Metallica, un brano potente che descrive il difficile futuro dell’uomo in un mondo sempre più dominato dalle macchine. La forza di questa band ci ha sempre ispirato sia a livello compositivo che per le tematiche affrontate. Oggi l’intelligenza artificiale è il mezzo per creare una nuova società, ma un tempo non troppo lontano, gli antichi conoscevano come vivere in modo assolutamente sostenibile con la natura. Queste conoscenze sono state spazzate via, allontanando l’uomo dalla sua vera essenza, le conseguenze sono ormai sotto gli occhi di tutti. Le nostre paure e gli scenari distopici descritti sono necessari per scuotere nel profondo le nostre coscienze, ma in questi tempi soffocanti abbiamo bisogno anche di ritrovare il legame con Madre Terra, di riscoprire antiche energie che conserviamo dentro noi stessi, far risplendere la luce è un altro modo per risvegliare le persone e creare un’alternativa a questo sistema predatorio che ci vuole solo gli uni conto gli altri.
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