Altera Nexa, progetto musicale nato a Padova nel 2020 dalle menti di Alessandro Niero (voce, tastiere) e Luca Dalla Gasperina (voce, tastiere) fa il suo debutto assoluto venerdì 30 giugno, in formato CD e digitale, sull’etichetta di Simona Faraone, New Interplanetary Melodies, che per l’occasione si fa aiutare da Luca Fani di Imaginaria Records per la co-produzione di questo bellissimo album dall’evocativo titolo, No Borders. Per questo primo lavoro, registrato presso il patavino Studio 2 di Cristopher Bacco con una tecnica ibrida di registrazione, Niero e Dalla Gasperina traggono la loro ispirazione dal rock più sperimentale (Radiohead, King Crimson, Steven Wilson) ibridato con influenze provenienti dal Jazz/Fusion (Snarky Puppy, Weather Report, Area).
Li abbiamo intervistati per voi.
INTERVISTA
Quando sono nati ufficialmente gli Altera Nexa? E come potreste riassumere il vostro percorso artistico prima del vostro debutto discografico?
Abbiamo cominciato a lavorare ai brani, di cui avevamo già delle bozze ma che poi abbiamo concluso e arrangiato insieme, a settembre 2019, cominciando poi a provarli con la band nell’estate 2020 e registrandoli da settembre 2021 a maggio 2022. Siamo 8 musicisti che si sono conosciuti nell’ambiente musicale, in conservatorio o suonando in giro: ognuno di noi ha un trascorso differente, ma condividiamo l’orizzonte artistico, la passione nel fare musica e nel farla insieme.
Come mai avete deciso di uscire proprio ora?
Ci piace pensare che questo sia il momento giusto per una rinascita delle band. Intendiamo la musica come un momento collettivo, che appartiene alla comunità e non ai singoli, e di conseguenza che sia ancora più significativa quando condivisa, con chi ascolta chiaramente, ma anche con altri musicisti. La scelta di formare un gruppo così nutrito rispecchia questa convinzione.
Come avete scelto la produzione di Cristopher Bacco?
Cristopher e tutto lo Studio 2 sono un punto di riferimento assoluto nel padovano, per la professionalità e la disponibilità; più nello specifico, No Borders è un lavoro che rimanda al progressive e al rock anni ’70, per cui cercavamo un sound che Studio 2 è perfettamente in grado di rendere. Non per ultimo, c’è una profonda amicizia che ci lega a Cristopher, per cui la scelta è stata quasi scontata.
Prossimi piani?
Abbiamo molto materiale a cui lavorare; mentre suoneremo No Borders in giro per l’Italia cominceremo a incidere il prossimo disco.
