martedì, 7 Maggio, 2024

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Intervista su Radio City Light a Nicola Marotta che ci presenta il suo nuovo singolo “WEMBLEY”

INTERVISTA A NICOLA MAROTTA

 

Quando è stato che ti sei avvicinato alla musica?

La mia storia è particolare. Ho cominciato a cantare quasi per caso, in uno spettacolo amatoriale, per sostituire un ragazzo che doveva cantare in duetto, ma aveva abbandonato il giorno prima dell’esibizione. Accettai, senza aver mai cantato davanti a un microfono. Avevo 19 anni, ma è stato tutto molto naturale, forse perché fino ad allora sono sempre stato un attento ascoltatore.
Solo a 22 ho iniziato a scrivere le prime canzoni. Ero in una band locale, ma non ci trovavamo sullo stile degli inediti, quindi, ho pensato “se imparo a suonare qualche accordo di chitarra, posso esprimermi autonomamente al meglio”.
Fa sorridere pensare come si sia abbassata di tanto l’età a cui oggi, invece, ci si approcci alla musica.

A chi consiglieresti, in particolare, l’ascolto di “Wembley”?

A chi crede negli amori da concerto. Mi piace abbinare le due cose (amore e concerti) perché sono due cose che vivo in modo viscerale e che mi fanno sentire davvero libero.
Per citare il claim della promo che ho usato per il singolo “ognuno è una canzone, ma alcuni concerti iniziano già in due”. Ecco, se la tua persona preferita ti genera queste sensazioni, ascoltate e cantate insieme Wembley!

Hai definito la tua musica come “indie pop sinestetico”. Ce ne parli di più?

Ho sempre pensato alla musica come un’esperienza totalizzante, che deve coinvolgere più sensi possibili. Non è solo ascolto, ma capacità di raccontare una storia con tutto: dallo strumento più lontano della produzione, alla frase del testo che ti fa venire in mente un immaginario che può più o meno toccarti.
Non è raro, per cui, che io cerchi il match idealmente perfetto tra musica e testi, per generare una sorta di film. E quindi unendo quello che senti e quello che puoi vedere.
È un lavoro che non dà mai nulla per scontato.

Consigliaci qualche pezzo (di altri artisti) che tutti dovrebbero assolutamente ascoltare.

Parto dai due più “famosi” e li cito perché secondo me meriterebbero di avere ancora più visibilità

Michelangelo Vood “I love you”
Napoleone “Anna è tornata”

(che sono due Hit clamorose)

Due cantautrici diverse, ma che il pubblico deve necessariamente conoscere.

Lamo “Come sei”
Marsali “Bouquet”

E concludo con:

Gregorio Sanchez “Aliante”
Esposito “Guerramondiale”

 

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