É uscito venerdì 19 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali il primo disco del progetto solista di Mattia Mari, L’Avvocato Dei Santi. Un EP di debutto dal titolo “Torpedine“, il primo di una serie di volumi che verranno, già anticipato dal singolo “Non puoi scegliere“. Finalmente, un nuovo e definitivo capitolo per il cantautore, musicista, produttore e poliedrico esponente della scena romana, già conosciuto anche per la sua attività coi Giuda e i Belladonna.
Noi non potevamo lasciarcelo sfuggire, e ne abbiamo parlato direttamente con lui in questa nuova intervista.
INTERVISTA SU RADIO CITY LIGHT
Questo EP ha avuto una lunghissima gestazione, visto che è il tuo disco di debutto, ma sei attivo da solista come L’Avvocato Dei Santi ormai da anni. Come mai così tanto tempo?
Penso semplicemente non fosse ancora il momento giusto. In tutto questo tempo si sono susseguiti ripensamenti, contatti con le etichette, versioni dei brani differenti, mix differenti e chi più ne ha più ne metta, ma più di tutti credo ci siano in cima a questa lunga lista due cose: la mia soddisfazione personale, ovvero l’ascoltare i brani e dire “ok, sono esattamente come devono essere” e quello che penso sia successo una volta capito che avevo veramente troppe canzoni da inserire in un album solo. Ho dovuto pensare a cosa scegliere, come sceglierlo e dove inserirlo. Si può dire che Torpedine sia un best of di un determinato periodo di scrittura.
Come mai lo definisci un primo volume?
Perché ne verranno altri. Torpedine rappresenta un periodo specifico molto fruttuoso nel quale scrivevo giorno e notte. Non scherzo eh, mi svegliato in piena notte e prendevo il telefono per abbozzare delle melodie che avevo sognato, tanto ero immerso in ciò che facevo. Alla fine dopo tutti questi anni dall’uscita del primo singolo mi sono ritrovato di fronte ad un’imponente mole di canzoni e ho deciso che avrei scelto solo le migliori di ogni periodo di scrittura.
Come descriveresti il sentimento della “torpedine”? La pandemia e ciò che abbiamo vissuto ha in qualche modo a che fare con questo disco?
La Torpedine è un abitante degli abissi che per difendersi produce elettricità, ma anche un ordigno esplosivo sottomarino. Qualcosa che si muove nell’oscurità, quindi, rilasciando però un’energia pazzesca. Credo che questa parola rappresenti in pieno queste cinque canzoni e, ancor più semplicemente, mi piace molto come suona.
La pandemia non ha influenzato la scrittura di questi brani, no, ma ne ha sicuramente influenzato la lavorazione: ho avuto più tempo per ripensare a tutto ciò che stavo facendo e non ho avuto più la fretta di far uscire qualcosa che non suonasse come avrei davvero voluto.
Ci racconti anche la copertina e della collaborazione con l’artista Ludovica Bargellini?
Più che una collaborazione penso sia la coronazione della sua espressività e del nostro rapporto. In realtà non so nemmeno se ne sarebbe stata felice, ma tant’è.
Quando Ludovica mi regaló quest’illustrazione mi disse -ah, questo sei tu: ombra su prato!
Inutile dire quanto ci avesse preso, ovviamente. Voglio ringraziare Daniela e Stefano ancora una volta per avermela lasciata utilizzare
5. Cosa succederà per te quest’estate?
Credo che finirò di preparare il secondo volume e scriverò il terzo volume dell’Avvocato dei Santi.
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