mercoledì, 8 Maggio, 2024

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Intervista su Radio City Light a GIOVANNI SANTESE che ci presenta il suo nuovo album intitolato ““FOREVER VECCHIO”

INTERVISTA SU RADIO CITY LIGHT

Quali sono i tuoi riferimenti musicali e in particolar modo nell’ambito cantautorale?
Ho divorato i principali mostri sacri: De Gregori, Guccini, De André ma anche tutti gli altri. In questo periodo ad esempio sono tornato su Dalla e sui tre dischi suoi più belli, quelli da Com’è profondo il mare in poi, meravigliosi.

Come nasce un testo, quali sono gli input che raccogli e che trasformi in parole da cantare?
C’è sempre un concetto, un’idea che mi colpisce e che non va via dalla testa finchè non ci ho scritto qualcosa. Il processo può durare un giorno, oppure mesi, ma questa specie di ossessione che è la canzone che ho da scrivere non mi molla appunto finchè non viene fuori. Quello che mi colpisce è qualcosa di casuale: un discorso con un amico, una storia su un giornale, un libro, un film, un pensiero, qualsiasi cosa.

È da poco uscito il tuo nuovo disco. Puoi raccontarci qualcosa di questo lavoro?
Forever Vecchio è il primo disco come Giovanni Santese, dopo due album come Non Giovanni. La produzione artistica è di Taketo Gohara, insieme siamo andati alla ricerca di un’essenza e di un’autenticità diversa per la mia musica, sono molto contento dei risultati.

Quali sono i brani che più ti rappresentano?
Amo molto Dobbiamo Fare Bellezza, per la potenza del messaggio nel ritornello, ma anche Milano, Che senso che ha o Com’è ridotto il reame. Sono tutte canzoni venute fuori dal nulla e in brevissimo tempo come per una sorta di necessità.

Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del progetto discografico?
L’album ha avuto una gestazione abbastanza lunga. Dopo l’ultimo lavoro come non giovanni mi sono preso del tempo e infatti sono passati quasi 6 anni.

Quali sono le collaborazioni che ti hanno aiutato alla realizzazione del disco?
Ho lavorato alla preproduzione con Mirko Maria Matera, con cui ho ormai un sodalizio artistico profondo. Oltre a lui e me poi nel disco hanno suonato Alessandro “Asso” Stefano e Niccolò Fornabaio, grandi musicisti e professionisti.

Se potessi avere la bacchetta magica, cosa desidereresti di più al mondo in questo momento?
Semplicemente molto più pubblico e più attenzione di quella che ho ora intorno alle mie canzoni.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sto pensando al prossimo disco, ma prima bisogna suonare un po’ in giro quello attuale.

 

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