domenica, 11 Maggio, 2025

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Intervista su Radio City Light a GAE VINCI che ci parla del suo nuovo disco “LONELY BALLADS”

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Gae Vinci in occasione dell’uscita del suo disco d’esordio “Lonely Ballads” dalle sonorità Dream Pop/Shoegaze/Folk ma riproposti in chiave moderna.

 

INTERVISTA

Cosa hai voluto trasmettere con “Lonely Ballads”. Che significato ha?

Non c’è un vero messaggio da cogliere dietro l’album, ho cercato di racchiudere le emozioni che sentivo all’interno dei brani, nella speranza che possa trasmettere lo stesso agli ascoltatori.

Com’è nata la collaborazione con la cantante americana Cosette Gobat?

Mi sono ritrovato sulla sua pagina instagram , ho ascoltato alcuni suoi lavori… in quel periodo stavo cercando una cantante per il mio album, così gli chiesi di collaborare. Fortunatamente ha accettato.

Da cosa ti lasci ispirare quando componi?

Dalle emozioni che provo in quel momento o periodo, influenzato molto dallo stile di musica che ascolto.

Vuoi ricordare le persone che ti hanno aiutato a dare vita a questo progetto?

Durante la produzione mi sono fatto aiutare in alcuni passaggi dal chitarrista con cui collaboro (oggi anche amico) Tommaso Storari. Lui, oltre ad avere i miei stessi gusti musicali, è una persona molto perspicace, quindi mi semplifica e velocizza nello stesso tempo il lavoro. Un altro aiuto importante con i suoi suggerimenti e con il mix di un brano è quello di un leggendario dj di Copenhagen che è anche uno dei miei produttori preferiti di sempre, ovvero TOM and His Computer. Invece la collaborazione più importante resta quella con Cosette Gobat, che è la voce di Lonely Ballads.Cosette è semplicemente straordinaria, amo la sua voce. Lei è di Philadelphia ma ha vissuto a Londra per tutta la durata della nostra collaborazione.

Perché ti definisci un eremita da studio?

Quando produco ho bisogno di stare solo e concentrato, amo molto la solitudine. Questo dura per tutto il periodo della produzione. Diversamente una volta raggiunte le idee, mi piacer stare in compagnia, così faccio passare amici o musicisti per registrare elementi che mi possono servire per completare la produzione.

Ci sono degli artisti di ambito Shoegaze che hai amato e ascoltato?

La musica shoegaze è parte fondamentale del mio suono. Amo tanti artisti che hanno dato vita a questo genere, ed anche a chi l’ha portato ad un altro livello. Dal suono primordiale dei Cocteau Twins alla aggiunta del feedback dei Jesus and Mary Chain, per poi andare negli anni novanta con i My Bloody Valentine, Slowdive, Lush, Ride ma anche tutte le band new wave/post punk e noise che orbitavano intorno in quei tempi.

Quali sono i tuoi progetti? Stai lavorando al tour di presentazione di “Lonely Ballads”?

Abbiamo iniziato da poco le prove con la band, l’idea è di portare in giro l’album live, così stiamo lavorando senza trascurare nessun dettaglio.

 

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