lunedì, 17 Giugno, 2024

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Intervista su Radio City Light a CLIO M che ci presenta il suo album di debutto “TABULA”

É uscito venerdì 10 maggio 2024 su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Music Italy) il primo album del progetto Clio M dal titolo “Tabula”, il definitivo capitolo per la songwriter di stanza a Milano, già anticipato dai precedenti singoli “Fight”, “A good day” e il più recente “Earth”, militando anche nella playlist Fresh Finds di Spotify.

Clio M, il progetto musicale di Clio Colombo che nasce dalle ceneri del duo Clio & Maurice, si rivela finalmente in un disco dalle venature elettroniche, intenso personale, che vanta una voce morbida e disillusa, quella di Clio, riconoscibile tra le molte della scena indipendente.

“Tabula” è stato scritto in collaborazione con il violinista Martin Nicastro e prodotto da Giuliano Pascoe; un album che guarda ai lavori di icone del pop sperimentale internazionale come Björk e FKA twigs, dove Il focus è politico ed esistenziale: temi come la crisi climatica e la lotta per i diritti delle donne si intrecciano all’interno di un universo emotivo. Il disco vede la partecipazione della voce di Adele Altro (Any Other) e del contrabbasso di Margherita
Carbonell.

Ci siamo fatti raccontare “Tabula”.

 

INTERVISTA

Come hai raccolto i brani che compongono “Tabula”, e che cosa hanno in comune tematicamente parlando tra di loro?
È una raccolta di brani scritti a partire dal 2020. È stato un periodo in cui tutti abbiamo provato qualcosa di molto distante dalla nostra quotidianità: credo che molti brani rispecchino questa sensazione quasi da fine del mondo. Mi piace pensarli a blocchi, i brani più politici e i brani più intimi. Si passa dalla rabbia si passa all’incertezza, alla disillusione, ma anche alla speranza verso la fine del disco.

Milano può essere una città abbastanza ostica per accogliere un progetto
internazionale? Più di altre città?
Rispetto ad altre grandi città europee forse la dimensione internazionale è più contenuta. La mia impressione è che, così come nel resto d’Italia, il focus sia o sulla musica in lingua italiana oppure sull’export di un paio di generi specifici.

Come sei entrata in contatto con il produttore Giuliano Pascoe? Martin Nicastro e Giuliano sono quindi rimasti in contatto dopo l’esperienza con i Pashmak?
Conosco Giuliano da più di dieci anni, da quando suonava con Martin nei Pashmak e la loro collaborazione non è mai finita, ha cambiato forma. Ora si è trasferito a Berlino dove ha base il suo studio e ahimè ci tocca raggiungerlo qualche volta all’anno, un grande sacrificio.

L’anima elettronica di Clio M arriva da Giuliano, o da qualche particolare influenza che ti ha portata a cercare questo tipo di sound? Qualche nome in particolare?
In realtà sono sonorità che mi accompagnano da anni, sia che si tratti di una veste che caratterizza i singoli brani o interi progetti (come Björk o James Blake). Però l’influenza di Giuliano riesce a spingere il progetto verso mete che altrimenti non so se sarei stata in grado di esplorare e a osare di più, proprio perché i suoi ascolti vanno in una direzione legata al clubbing.

Adele Altro e Margherita Carbonell sono altre due figure coinvolte in questo disco. Come vi siete influenzate e incastrate in questo disco? C’è mai stato bisogno di confrontarsi, oppure è stato tutto naturale?
È stato tutto molto naturale, sono venutx a trovarci in studio dove noi avevamo già preparato dei materiali per il lavoro. Siamo sempre molto contenti quando riusciamo a coinvolgere altre persone perché è sempre uno stimolo prezioso.

 

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