INTERVISTA
Come ha preso vita il progetto Kosmosa Club?
Kosmosa Club nasce nel 2018 a Bernalda (MT) prima da un gruppo di amici che nelle serate passate insieme condivide musica e ascolti in giro per le campagne, dalla musica psichedelica alle colonne sonore dei 70’s fino alle nuove correnti come i mild high club, tame impala. Il tutto è guidato da una visione estetica comune e condivisa che porta poi nell’autunno dello stesso anno a costituirsi come gruppo musicale.
A chi consigliereste, in particolare, l’ascolto del vostro disco?
Consiglieremmo l’ascolto soprattutto a chi piace sentire la musica con gli occhi chiusi, chi vuole condividerla con altre persone e creare un momento o chi ha del tempo e spazio per godersela nei suoi più sfrenati particolari un po’ come quando ad ogni nuovo ascolto dello stesso album noti sempre qualcosa di nuovo.
Come siete arrivati alla definizione del vostro sound?
Il sound deriva soprattutto dalla curiosità e interesse per la musica che ascoltavamo e ascoltiamo e poi per l’attenzione che davamo agli strumenti che venivano usati, le timbriche, come ottenere quel tipo di suoni, insomma un’influenza dagli ascolti e un po’ a smanettare su quello che scopriamo .Poi comprati il primi pedali o provato il primo synth, messo il primo asciugamano sul rullante abbiamo preso coscienza del fatto che eravamo super liberi di sperimentare e di conseguenza abbiamo usato le “istruzioni” che le influenze musicali e gli ascolti ci hanno dato per poi discostarci e creare dei suoni e un nucleo sonoro nostro e soddisfacente.
Consigliateci un pezzo (di altri artisti) che tutti dovrebbero assolutamente ascoltare.
“Homage” dei Mild High Club è il pezzo che consiglieremmo senza dubbio anche per calarsi nei Kosmosa del 2018 e provare quello stato di meraviglia, che ci ha totalmente travolti e aperto mondi nuovi, derivante da quel mondo sonoro. Chiudete gli occhi.
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