INTERVISTA
Come è avvenuto il tuo primo contatto con la musica?
Mi sono avvicinato alla musica sin da bambino, con mio padre che mi ha trasmesso la passione per il pianoforte, che ho studiato.Al liceo poi ho formato un gruppo con i miei amici e ho iniziato a cantare. Da allora ho continuato a coltivare questa passione.
Perché hai scelto proprio “Nessun Dolore” per omaggiare Battisti e Mogol?
Mi piaceva l’idea di stravolgere questo grande brano adattandolo a una vocalità completamente diversa come la mia, togliendo quindi tutte le parti in falsetto iconiche dell’originale. Il brano poi è stato sempre tra i miei preferiti della produzione Battisti Mogol, che comunque è costellata di tantissimi capolavori. C’era solo l’imbarazzo della scelta.
C’è un legame tra questo pezzo e il tuo singolo di debutto “Come Beethoven”?
Direi che il trait d’union di fondo fra i due pezzi è un certo disincanto di fondo.
Consigliaci un pezzo (di altri artisti) che tutti dovrebbero assolutamente ascoltare.
Scegli me (un mondo che tu non vuoi) dei Verdena.
