Kormorano è un polistrumentista del sud Pontino, già noto per il suo percorso nei Mellow Mood, Chicken Production e per la collaborazione con Giancane.
Canta in dialetto terracinese, lingua madre e strumento espressivo scelto per restituire verità ai suoi testi. Unisce il cantautorato a dub, elettronica e influenze delle tradizioni africane e sudamericane, dando vita a un’alchimia sonora che travalica ogni etichetta di genere.
Nel 2024/2025, ispirato dal libro “Bestie in fuga” di Daniele Kong, si ritira in una sorta di esilio creativo sull’isola di Ventotene. Armato solo di chitarra, computer e microfono, affronta l’inverno componendo nuove canzoni, in un dialogo profondo con la solitudine e le cicatrici del passato.
“Traumi” è il primo frutto di questo periodo di raccoglimento e trasformazione. Un brano che oscilla tra indie pop e folk, senza mai perdere l’anima cantautorale. Racconta il peso delle ferite, la difficoltà di aprirsi all’amore quando si è segnati da esperienze traumatiche, la vulnerabilità e il desiderio profondo di essere accolti, compresi, amati. “Traumi” è una riflessione sul bisogno di protezione, sulla fatica di ricominciare e sulla speranza che un amore non ferisca, ma guarisca.
CREDITI DEL SINGOLO “TRAUMI”
(A.Cicci)
Scritto, arrangiato e registrato da Antonio Cicci a Ventotene e nell’inverno 2024/25
Mixato da Antonio Cicci al Mac Haka Studio, Terracina
Masterizzato da Giancane al Canile, Roma
Artwork: Daniele Kong
Label: Mac Haka Records
BIOGRAFIA
Kormorano è lo pseudonimo di Antonio Cicci, polistrumentista del sud Pontino, già conosciuto per la sua militanza nei Mellow Mood e Chicken Production, e per la collaborazione con Giancane. Caratteristica peculiare è la sua attitudine ad azzerare le distanze tra generi, ed è così che nel suo stile ritroviamo l’amore per la contaminazione tra le sonorità delle popolazioni africane e sudamericane con il dub e la musica elettronica. Kormorano canta in dialetto terracinese per tenere fede alla sua terra d’origine e alla filosofia sulla visceralità e il sincronismo della lingua indigena.
Nel dicembre 2019 pubblica “Sirene”, brano co-prodotto con Paolo Baldini (Tre Allegri Ragazzi Morti, Africa Unite), dedicato allo straziante traffico di anime nel Mar Mediterraneo. Il 24 luglio 2020 esce il singolo “Mamma nen l’è sapè”, seconda tappa del suo viaggio tra le periferie del mondo, che ha visitato personalmente e portato al centro del suo codice musicale.
Dopo aver lavorato a “Calamai”, ultimo disco della Chicken Production, rivisita il classico della canzone napoletana “Spingule Francesi”, contaminando l’acqua del golfo con quella sardo-giamaicana di Forelock.
Il 31 ottobre 2024 esce “Ma che ce tene chesta”, una dichiarazione di stima assoluta all’artista Liberato, riarrangiamento della sua “Partenope”, in una versione dub “barocca”. “Bach è il primo dubmaster della storia”, afferma.
Ispirato dal libro di Daniele Kong “Bestie in fuga” (Coconino Press), passa l’inverno 2024/25 in esilio a Ventotene, con una chitarra, un computer e un microfono, scegliendo di tramutare il suo cuore ferito in canzoni, guardando negli occhi la sua paura più grande: la solitudine.
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Ufficio stampa Purr Press