venerdì, 1 Dicembre, 2023

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Fiorello sugli spettacoli di beneficenza per le popolazioni colpite dal terremoto: ‘Attenzione a che fine fanno i soldi: meglio donare in privato’

Radio City LightMeglio donare privatamente delle somme di danaro ad associazioni e onlus riconosciute che organizzare grandi show di beneficenza per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma che lo scorso 24 agosto ha devastato il reatino e una vasta area compresa tra Lazio, Marche e Umbria: questa è l’opinione di Fiorello, espressa in un video postato su Facebook in risposta allo slancio dimostrato dalla comunità musicale all’indomani della tragedia.

Non ne ha una questione di onestà, lo showman, ma – piuttosto – di contabilità: “Il gioco deve valere la candela”, si legge nella trascrizione pubblicata da Dagospia, “Perché se organizzi uno spettacolo, poi per farlo devi spendere dei soldi per mettere in piedi il palco, l’organizzazione, i biglietti, la promozione, e alla fine non devolvi tutto, ma ‘tutto’ meno le spese, allora non lo fare. I soldi vanno dati tutti in beneficienza. Non vale la pena, perché poi le spese sono tante. Occhio a chi organizza questi spettacoli. Mi fiderei di più se venisse organizzato da una onlus o una associazione affidabile. La storia insegna che poi uno raccoglie i soldi, fa, dice, poi quando vai a vedere dove sono finiti i soldi, non li trovi. Vorrei vedere nomi e cognomi, per chiedere alle persone che ricevono questi soldi ‘che stai facendo? Quanto hai speso? Quando partono i lavori?’. Non c’è niente da fare: ora partiranno un sacco di spettacoli per le vittime del terremoto, ma bisogna stare veramente attenti. Io lo so come funziona: troppa gente dietro, troppi organizzatori mi fanno paura. Quando poi vedi questi cantanti che vanno a cantare: ‘Eh però sai, metà vanno in beneficienza, metà abbiamo dovuto montare questo, chiamare quello, ci vuole il video, l’affitto e il noleggio. Per quanto mi riguarda io preferisco fare ‘ognuno a modo suo’. Io preferisco fare la mia beneficienza privata, sono fatti miei, nessuno sa niente. Ma questa cosa di dire ‘Tutti amici, andiamo e cantiamo insieme”, se dobbiamo dirla tutta, non c’è bisogno di cantare: dai i soldi direttamente e il gioco è fatto”.

Nelle ore immediatamente successive alla prima, violentissima scossa dello scorso mercoledì, 24 agosto, fu Beppe Carletti – intervistato da Rai Radio Uno – ad auspicare “che a tempo opportuno si dia una mano, per quello che possiamo”, rivolgendosi ai colleghi artisti: lo storico tastierista dei Nomadi fu già il promotore di Concerto per l’Emilia, tenutosi il 25 giugno 2015 allo stadio Dall’Ara di Bologna in favore delle popolazioni colpite dal sisma che scosse l’Emila il 20 maggio dello stesso anno. I Nomadi furono poi coinvolti anche nel mega-evento – con le medesime finalità benefiche – “Italia loves Emilia”, tenutosi a Campovolo nel settembre del 2012.

Fonte: rockol.it

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