Già anticipato dai singoli “Né santo né killer” e “Sul precipizio”, da venerdì 7 ottobre 2022 è fuori per Adesiva Discografica il nuovo album di Luca Gemma: un flusso inquieto che si alterna a momenti più morbidi e rarefatti, un disco intenso che ci accompagnerà per tutto l’inverno.
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Esce venerdì 7 ottobre 2022 il nuovo album del cantautore romano ma milanese di adozione Luca Gemma. “Fantastiche visioni“ esce su tutti gli store digitali per Adesiva Discografica e si compone di 10 tracce, già anticipato dai singoli “Sul precipizio” e “Né santo né killer“. Atmosfere crepuscolari, alternative pop che si nutre di canzone d’autore e influenze internazionali. Benvenuti nel mondo sbilenco e visionario di Luca Gemma che non tarderete a riconoscere e ad accogliere.
BIOGRAFIA
Luca Gemma è un cantautore e musicista di origini romane, nato per caso a Ivrea, che, dopo aver vissuto sei anni in Germania, si trasferisce a Milano per iscriversi all’università.
Proprio a Scienze Politiche negli anni 90 fonda con Pacifico i Rosso Maltese, di cui è cantante e autore dei testi. Muovendosi nella nascente scena indipendente di quegli anni la band pubblica due album fondendo rock, folk e canzone d’autore, suona oltre 350 concerti in Italia e Francia, gode di preziose collaborazioni con Mauro Pagani, Tony Bowers (Simply Red), Vittorio Cosma e il Consorzio Produttori Indipendenti (Materiale Resistente, 1995) e infine si scioglie, lasciando almeno un album di canzoni inedite in diversi cassetti.
Con la fine dell’esperienza dei Rosso Maltese, Luca inizia a scrivere canzoni per altri, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Bobo Rondelli, Patrizia Laquidara, Cesare Malfatti, per la tv, Fabio Volo, per la radio, Rai Radio 3 e Radio 24, per il cinema, Roberta Torre, Sud Side Stori, con Militant A degli Assalti Frontali e per il teatro con la compagnia La Fionda.
Partecipa come autore e cantante a molti progetti di musica e parole in studio e dal vivo, collaborando con Steve Piccolo dei newyorkesi Lounge Lizards e Gak Sato, con cui registra un album, Expedition, nel 2004, Aldo Nove, Emidio Clementi dei Massimo Volume, Patrizia Laquidara e Istituto Barlumen, con cui pubblica due dischi di microcanzoni tratte da La Fabbrica di Polli, programma radiofonico in onda su Rai Radio 3 dal 2006 al 2009.
Da solista, insieme ai grandi musicisti con cui suona e con la costante collaborazione di Paolo Iafelice (sound engineer e produttore già al lavoro con De André, Pfm, Silvestri, Casino Royale e molti altri), Luca insegue la sua idea di canzone, mischiando indie pop, soul, folk, rock sbilenco e canzone d’autore, ‘come Modugno suonato da Paul Weller al compleanno di David Byrne’ (cit.). Così facendo nel 2003 pubblica il suo singolo d’esordio Luca (CGD Warner) e poi gli album Saluti da Venus (2004), Tecniche di Illuminazione (2007) e Folkadelic (2010) con Ponderosa Music & Art e ancora Supernaturale (2012), Blue Songs (2015) e La Felicità di tutti (2017) con Adesivadiscografica, sempre ben accolti da pubblico e critica. Con l’ultimo a Luca è stato assegnato il prestigioso Premio Giorgio Lo Cascio 2017 alla canzone d’autore da una giuria di 40 giornalisti, presieduta da Enrico Deregibus.
Costante negli anni la sua attività live – con una line up composta da voce, chitarra, basso, batteria e fiati – in Italia e Francia, Inghilterra e Lussemburgo, una tournée in Australia nel 2016 e la partecipazione a importanti festival (Tora Tora, Villa Arconati, Festival della Musica di Mantova, Le corde dell’anima a Cremona, Rocksteria, Cinealma-L’âme de la Méditerranée a Carros, Francia, In The City a Manchester, Panoplie a Lussemburgo).
Nell’anno pandemico 2020 sono uscite altre due canzoni sulle piattaforme digitali, Prima di parlare, con Edda e Volwo, e Elettro domestico, brano al quale hanno partecipato i suoi due figli, anche loro chiusi in casa dal lockdown.
Il 26 aprile 2022, a cinque anni dal suo ultimo disco, Luca ha pubblicato Sul precipizio, il primo brano estratto dal nuovo album, accompagnato da un video, a cui ha fatto seguito il 30 giugno una seconda canzone, Né santo né killer. Ora è il momento di Fantastiche visioni, il settimo album solista di Luca Gemma, in uscita il 7 ottobre 2022 per Adesiva Discografica.
INTERVISTA
Noi di Radio City Light Abbiamo avuto il piacere di incontrare Luca Gemma che ci ha rilasciato questa intervista.
Quali sono le fantastiche visioni a cui fa riferimento il titolo del disco e della title-track?
“Fantastiche visioni di un bambino, che si parte dopo colazione, tutto sembra bello, tutto è un’emozione, tutto il mondo dietro un finestrino”. Così inizia la canzone che dà il titolo al disco e così mi sento io ancora adesso: nel maggiolone insieme a mia sorella e i miei genitori quando i viaggi erano lunghi e io guardavo fuori e immaginavo le vite degli altri e un po’ anche la mia. Poi nell’album si aggiungono le visioni di un adulto che prende coscienza di tante cose, sia belle che dolorose, ma cerca di mantenere intatto quello sguardo, perché l’immaginazione e la fantasia salvano dalla realtà!”
Un progetto come il tuo difficilmente trova spazio a livello editoriale sugli store digitali. Eppure sembra che questo sia un po’ l’unico modo per alzare i numeri degli stream. Come affronti la cosa?
“Non sono indifferente a questo tipo di questioni, ma io penso che la musica a un certo punto debba essere libera e fregarsene un po’di tutti i discorsi e le strategie per andare liberamente dove può e vuole andare. Certo che sulla strada a volte può incontrare ostacoli insormontabili, ma questo lo sa chiunque si metta all’opera e sarebbe stupido non riconoscerlo.”
E soprattutto, ti ricordi com’era “prima”?
“Certo. Mi ricordo bene il primo disco con i Rosso Maltese negli anni 90 in cui con l’etichetta si era deciso di stamparlo in vinile, cd e cassetta e andavo spesso a vedere quante copie trovavo nei negozi! Era un tempo analogico che mi piaceva perché mi piacevano e mi piacciono i dischi nel senso del supporto fisico.”
Quali strumenti hai curato durante la registrazione del disco? Chi altri stiamo ascoltando in “Fantastiche visioni” che ha collaborato con te durante le registrazioni?
“Ho suonato tutti gli strumenti che si sentono: voce, cori, chitarre elettriche e acustiche, basso, pianoforte, percussioni, mani, shaker, armonica, fischio, kazoo, elettronica, tastiere in forma di piano elettrico, mellotron, organo, sintetizzatori, synth bass, clavinet, archi, tromboni e fagotto, mentre invece Paolo Iafelice ha aggiunto un po’ di elettronica e la programmazione ritmica in alcune canzoni, oltre ad aver mixato e masterizzato l’album in modo fantastico.”
Quali sono i metodi di promozione di un disco, oggi?
“Direi quelli di sempre, interviste, showcase e concerti, con l’aggiunta dell’utilizzo dei social network.”
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