sabato, 20 Aprile, 2024

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Dal 23 aprile è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica “SOGNI ROTTI” (Greylight Records), il primo brano di CARNEVALI

La tecnologia ci ha portati in una società dove riuscire a comunicare di persona è diventato pressoché impossibile. I giovani di oggi, si vivono attraverso i social e hanno paura di confrontarsi tra loro. Spesso dimostrano interesse mettendo un semplice “like” ad un post. E quando si tratta d’amore, tutto diventa ancora più difficile.

Il brano di debutto di CARNEVALI, dal titolo “SOGNI ROTTI”, descrive l’amarezza nel non riuscire più a relazionarsi come un tempo, quando non esistevano smarthphones e l’unico desiderio era incontrarsi, parlarsi, conoscersi e, magari, finire per innamorarsi.
Spiega l’artista a proposito del nuovo singolo e del suo significato: «Mi rendo conto che la mia generazione ha molta difficoltà nell’approcciare con la persona che ci interessa o per cui proviamo dei sentimenti. A sentire i miei genitori, quando raccontano di come si vivevano queste situazioni ai loro tempi, sembrava tutto molto più semplice, più naturale e istintivo. Forse dovremmo smettere di vivere le nostre relazioni attraverso i social e cercare di farci trascinare solo dai nostri sentimenti».

 
Biografia

Carnevali, classe 2003, inizia a studiare pianoforte a cinque anni e da quel momento la musica è diventata per lui, non solo un qualcosa da ascoltare, ma una dimora in cui abitare. All’età di undici anni ha iniziato un percorso da cantante lirico per quattro anni, per poi entrare nell’accademia MAS di Milano a sedici anni. Firma un contratto discografico con Greylight Records nel 2020.
Il suo brano d’esordio, dal titolo “Sogni Rotti” (Greylight Records), è disponibile in radio e in digitale dal 23 aprile 2021.

 

INTERVISTA 

Parlaci un po’ di te: chi sei, da dove vieni, come ti sei avvicinato alla musica?

Sono un semplice ragazzo di diciassette anni. Vengo da Parma e ora vivo a Milano per motivi di studio. Mi sono avvicinato alla musica all’età di cinque anni, con lo studio dei grandi classici con il pianoforte. Iniziai a studiare lirico a nove anni, per poi entrare nell’accademia Mas di Milano a sedici anni e firmare un contratto discografico nel 2020 con la Grey Light Records.

Cos’è più importante nella vita di un musicista: l’ispirazione o la disciplina?

Sono due fattori molto importanti. A mio parere, lo studio e la disciplina sono le cose più importanti in qualsiasi ambiente. Ti danno una maggior sicurezza in ciò che fai e pensi.

Quanto c’è di personale in “Sogni Rotti”? Che cosa racconta di te questo brano?

C’è tanto di personale… la scrittura è venuta spontanea in seguito ad un momento difficile, dopo il quale ho dovuto per forza esternare queste emozioni e buttarle fuori una volta per tutte. Dopo una serie di idee e pensieri che ho scritto, gli autori (Fabio Serri, Lorenzo Moccia e Mattia Mitrugno) hanno scritto il brano.

Il debutto c’è stato, ora quali saranno i prossimi step?

Per ora è giusto restare con i piedi per terra, spero solo che il singolo vada bene, il resto si vedrà…

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