giovedì, 25 Aprile, 2024

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“Carta canta”: le grandi voci della musica con il pallino dell’hold’em

ll legame tra i giochi da casinò e la musica ha origini antiche come le luci di Las Vegas. Le sale da gioco hanno infatti spesso e volentieri ospitato eventi musicali ed artisti di calibro internazionale anche per animare le loro serate.

Questa liaison ha nel tempo spinto diversi cantanti famosi a cimentarsi al tavolo verde e molti di loro hanno abbracciato come passatempo preferito il poker o le puntate alla roulette. Ad esempio Ian Fraser Kilmister, noto ai più con il soprannome di Lemmy, il compianto frontman dei Motorhead scomparso nel 2015, era un grande appassionato di slot machine (note anche come one arm bandit nel gergo statunitense) e al gioco del poker dedicò anche una delle canzoni più conosciute suonate dal suo gruppo, Ace of Spades (tradotto in italiano come asso di picche). Frank Sinatra amava così tanto l’atmosfera di Las Vegas da aver acquistato nei primi anni ’60 le quote del Cal Neva hotel-casino sul lago Tahoe, al confine tra Nevada e California, una prestigiosa struttura alberghiera con sale da gioco che ospitò altri grandi ugole a stelle e strisce come Peter Lawford, Sammy Davis Jr. e Dean Martin. Anche in Italia la musica ha subito a suo modo il fascino del tavolo verde e ad esempio sono noti le bollenti serate al casinò di un giovanissimo Pupo, al secolo Enzo Ghinazzi. Lo stesso cantautore di Ponticino qualche anno fa fu anche il conduttore di uno show televisivo dedicato al poker andato in onda su Sky Sport, La notte del Poker. Lo stesso Gianni Morandi, soprattutto agli albori della sua carriera, fu spesso presenza fissa di Sanremo, Venezia e Campione d’Italia.

 

 

A tutt’oggi il vincolo che lega i vip della canzone al gioco non sembra essersi dissolto ma lentamente sta virando verso forme più moderne di intrattenimento.

Molti di loro amano infatti frequentare i casinò online dove si danno da fare con roulette, tavoli da blackjack, hold’em e slot machine. Tra i cantanti odierni più attivi sotto questo punto di vista vale senz’altro la pena citare Nelly, pseudonimo di Cornell Iral Haynes Jr., rapper statunitense tra i più seguiti oltreoceano che oltre a non nascondere la sua frequenza di gioco online, nel 2007 ha anche partecipato a una serie di tornei di poker blasonati come i WSOP (le World Series Of Poker) e il PokerStars European Tour. Sulla stessa falsariga anche Scott Ian, uno dei pionieri del genere musicale thrash rock, fondatore degli Anthrax di cui è stato chitarrista e cantante. Nel 2006, il talento musicale newyorkese ha preso parte per la prima volta a un torneo di beneficenza di Texas Hold ‘Em vincendo il tavolo finale pur non avendo mai giocato prima di allora. Dopo questo successo, l’hold’em è diventato un hobby al quale il talentuoso musicista si dedica con passione e tra casinò online e tavoli live, nel 2008 e 2009 è riuscito a qualificarsi ai WSOP oltre che all’Aruba Poker Classic.

 

 

 

La cantante soul Gladys Knight, ugola d’oro degli anni ’70 e ’80, è da sempre presenza fissa nei maggiori casinò statunitensi.

La solista nella sua biografia ha affermato di essersi dedicata al gioco per 10 anni preferendo soprattutto il baccarat. La stessa Knight ha anche aggiunto di essersi appassionata al mondo delle scommesse sportive e di aver investito anche cifre importanti tra NBA e NFL avendo a volte sperperato parte dei suoi guadagni per scelte avventate e consigli sbagliati. Puff Daddy al secolo Sean John Combs, probabilmente uno dei rapper e produttori musicali più conosciuti del mondo, noto per aver lanciato talenti del rap come Notorious BIG, Mase e molti altri, preferisce giocare a Blackjack e nel corso degli anni è stato pizzicato in alcuni dei migliori casinò online. L’assidua frequenza di gioco ha portato nel 2012 il rapper ad esibirsi ad Atlantic City quando un famoso casinò della Las Vegas del New Jersey ha aperto una nuova sala dedicata al blackjack. Il cantante dopo l’esibizione ha anche avuto l’onore di piazzare la prima scommessa nei nuovi tavolo da gioco, un “lusso” che Daddy avrà senz’altro apprezzato, del resto quando “carta canta” il divertimento è quasi sempre assicurato.
 

 

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