venerdì, 14 Novembre, 2025

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“CARABINER” è il nuovo singolo degli ASYAB, disponibile da oggi

Gli ASYAB tornano oggi, venerdì 14 novembre, con Carabiner, terzo singolo di un percorso di quattro tappe che indaga la tensione tra movimento e stasi, peso e leggerezza. Tra ciò che si sceglie di portare con sé e ciò che inevitabilmente rimane ancorato al passato.

Link al brano su:  SPOTIFY

Il titolo evoca la possibilità che certi legami sopravvivano al tempo, alle distanze, alle fratture. Connessioni invisibili, ambivalenti, che al tempo stesso frenano e sostengono: come un elastico che rallenta il passo, ma impedisce la caduta.

Il brano si apre in uno spazio intimo e sospeso, dove la melodia respira piano, fragile. Ogni suono sembra interrogarsi sul proprio significato, in un paesaggio che si muove con cautela, come in ascolto di sé stesso. Poi, lentamente, Carabiner si schiude, cresce, si dilata fino a esplodere. Nella seconda metà, la composizione si trasforma in un muro di suono emotivo, in cui chitarra e synth si intrecciano in un equilibrio agrodolce. Il pianoforte dialoga con le armonie come un respiro che si espande e si ritrae, mentre la batteria avanza solida, ma trattenuta da un peso invisibile: quello dei ricordi, dei legami lontani, di tutto ciò che continua a seguirci anche quando proviamo a lasciarlo andare.

Capace di evocare nelle parti strumentali parole non dette, Carabiner è una linea melodica che si fa mantra, e da un sussurro diventa grido. Una preghiera silenziosa per accettare ciò che resta e riconciliarsi con sé stessi. Un brano che parla di vulnerabilità e resistenza, di movimento nonostante la fatica, della dolcezza ostinata di chi continua a camminare pur sentendo il peso della propria storia.

Dopo Do We Wanna Be a Riot (novembre 2024) e We Will Be Stuck Here AnywayCarabiner è il nuovo tassello del percorso degli ASYAB, un progetto che unisce delicatezza e potenza in una narrazione sonora capace di raccontare la possibilità di non spezzarsi, ma di accogliere ogni frammento del proprio passato con grazia e consapevolezza. Quattro brani-manifesto che raccontano l’essenza degli ASYAB, un duo senza confini stilistici, guidato dalla pura forza emotiva della propria musica.

VIDEO YOUTUBE 

CREDITI DEL SINGOLO

Audio Programming: ASYAB/Pour Atom Oil

Graphs: Carmen Bonsignore

Photos: Alfredo Furno

Recording: Mauro Polito

Mix and Mastering: MusicUp Studios, Stefano Nuccetelli

Management: Management Russo

Etichetta: Sounds of Failure

Distribuzione: Stock-a

BIOGRAFIA                       

Gli ASYAB nascono nel 2020 dall’incontro tra Luca Polito e Tommaso Bernacchi, già protagonisti di passate esperienze classic postrock romane, con l’obiettivo di superare i confini tradizionali del rock strumentale.

Dopo un’intensa fase di sperimentazione in studio, nel 2022 pubblicano il loro album d’esordio, There is a place where we have never met (Sounds of Failure), in cui la strumentazione classica si intreccia a drum machine, controller MIDI e tastiere.

Da duo strumentale, gli ASYAB evolvono verso un linguaggio più ampio e cinematografico, costruito su sequenze imponenti e texture elettroniche che spaziano dal drum’n’bass alla synthwave, fino a suggestioni clubbing e downtempo. Le percussioni, elemento centrale del loro suono, dialogano con bassi sintetici, arpeggiatori, pianoforti elettrici e chitarre dense e armoniche, dando vita a un paesaggio ricco e stratificato, capace di fondere melodie ambientali con muri di suono di grande potenza emotiva.

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Ufficio stampa Purr Press

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