INTERVISTA
Parlaci un po’ di te: chi sei, da dove vieni, come ti sei avvicinato alla musica?
Ciao, sono Matteo, in arte International Washing Machines e vengo da Offagna, un paesino in provincia di Ancona. In realtà non so come mi sono avvicinato alla musica, credo sia stato un progressivo conoscersi e venirsi incontro partito da quando non ho memoria.
A chi consiglieresti, in particolare, l’ascolto di “Post Moderno”?
Lo consiglio agli amanti della scena alternative, post-punk ed elettronica. A chi vede tutto grigio e non perde la luce sul bordo degli occhi.
Come è cambiata la tua musica nel corso del tempo?
È cambiata parecchio, si è incupita ma ha preso anche più consapevolezza. Poi con l’avvento di nuove strumentazioni ha preso un risvolto più di nicchia e ricercato.
Consigliaci un pezzo (di altri artisti) che tutti dovrebbero assolutamente ascoltare.
“Atmosphere” dei Joy Division, un inno alla solitudine nella moltitudine.