martedì, 30 Aprile, 2024

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É uscito venerdì 11 novembre 2022 “TRAMONTO”, il nuovo singolo di Nove.

La cantautrice genovese ma adottata dalla scena milanese torna con un brano personale ed intimo che inizia dalla fine, la fine di una vita fatta di abbracci, risate, litigate, baci; di quotidianità.  È un tramonto che vuole custodire negli occhi e nel cuore per non perdere il profumo del ricordo. Immergetevi nuovamente nel suo pop; questa volta con un sound malinconico ed “elegante” impreziosito dal violoncello di Giulia Monti (produzione di Davide Foti ed Edoardo Bruni).

 

Imperibile, le abbiamo fatto qualche domanda qui su Radio City Light

 

 Qual è la storia personale che hai scelto di custodire in questo brano dal titolo “TRAMONTO” e, qual la metafora che hai nascosto dietro a questo termine?

Il Tramonto segna sempre la fine del giorno poi, nell’acro della vita, ci sono tramonti che ci ricordiamo e altri invece che passano inosservati.

Un mio tramonto significativo è avvenuto un anno fa. Il mio papà è venuto a mancare e c’è voluto un po’ di tempo prima che rivedessi l’alba con gli occhi di sempre. Quindi TRAMONTO è una un’ultima lettera che ho voluto scrivergli, un regalo che in qualche modo spero possa ascoltare.

Sarai stanca di sentirtelo chiedere, ma ti vogliamo chiedere ancora una volta. Perchè il numero Nove, e perchè quel qualcuno ha scelto alla fine i numeri pari? Ci spieghi questa storia?

Nove è il mio numero “del cuore” ed è da sempre presente nella mia vita.

Sono nata il 9 di marzo e, quando cercavo un “nome d’arte” volevo trovare qualcosa che fosse davvero legato a me.

I numeri pari non mi piacciono molto e in “Numeri Pari”, canzone del mio primo EP, parlo delle mie paure e delle persone “doppiogiochiste”, di quelle che pur di ottenere qualcosa fanno carte false e vincono scegliendo appunto numeri pari.

In quante città hai vissuto? E quale ti ha rubato il cuore?

Sono nata e cresciuta a Genova, che quindi tutt’oggi è la città dei miei più grandi affetti. Finite le superiori mi sono trasferita a Roma dove mi sono diplomata al LIM, accademia di musical, poi sono “approdata” a Parma dove ho studiato e mi sono laureata al Conservatorio A. Boito in Canto Popular Music e infine per lavoro sono arrivata a Milano, dove tutt’oggi vivo.

Ogni città mi ha lasciato qualcosa; è stata di ispirazione, mi ha fatto crescere e scoprire nuove parti di me quindi è impossibile dire quale mi abbia rubato il cuore.

Come sei finita a collaborare con Davide Foti ed Edoardo Bruni? E come mai hai scelto di allontanarti dalle sonorità del tuo primo disco?

Con Edoardo eravamo già amici e colleghi, infatti è il mio chitarrista durate i live. Con Davide ci siamo conosciuti grazie a Studio Cemento, realtà di cui Davide è anche uno dei fondatori.

Ho scritto TRAMONTO e l’ho mandata subito ad Edoardo per avere un suo feedback, poco dopo mi ha mandato una pre-produzione che mi ha fatto venire un tuffo al cuore e da lì è nato tutto.

Per quanto riguarda la sonorità non mi sono voluta allontanare dal primo disco, semplicemente mi piace sperimentare e trovare il giusto vestito per ogni brano, senza finire nella “monotonia”.

Ne hai in cantiere uno nuovo?

Si, sto già lavorando a nuovi progetti ma la mia priorità al momento è quella di poter finalmente tornare a far ascoltare la mia musica dal vivo.

 

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